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Giovedì, 18 Aprile 2024
Sport

Cus Genova: concluso con successo 'Batong', progetto sportivo di inclusione sociale

Ai partecipanti sono state garantiti una serie di incontri destinati alla pratica di tutte e quattro le discipline previste, baskin, tennis, orienteering e navigazione sui gozzi

Il CUS Genova negli ultimi anni ha orgogliosamente aderito a tre progetti sportivi sotto l’egida di “CUSI Sport Inclusivo”, intraprendendo convintamente la strada dell’inclusività. Dopo SPIN, Siamo Sport e Spinability, avviati e condotti in questi anni, si è ufficialmente concluso il progetto “BATONG” della Polisportiva CUS Genova, tra i Centri Universitari selezionati dal CUS per aderire al progetto nazionale “Sport Non Convenzionali”, finanziato dal Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Un acronimo, “BATONG”, che indica proprio le attività sportive gratuite che lo hanno caratterizzato: baskin, tennis, orienteering e navigazione sui gozzi. Il target principale di questo progetto è stato la fascia dai 16 ai 25 anni, con uno spirito di inclusività spiccatamente vario: da quello di carattere sociale dedicata ai migranti da altri Paesi e a persone con disabilità, fino a quello economica indirizzata in favore di studenti universitari che differenti possibilità. Delineato questo target principale, la partecipazione è stata comunque aperta anche a fasce d’età differenti. In totale sono state coinvolte circa 100 persone tra studenti universitari e di scuole superiori, sia italiani sia immigrati, con e senza disabilità.

Entrando nel dettaglio delle attività, ai partecipanti sono state garantiti una serie di incontri destinati alla pratica di tutte e quattro le discipline previste. Dalle attività pomeridiane di orienteering nello spazio urbano del Centro Storico di Genova in collaborazione con il Comitato Regionale Liguria della Federazione Italiana Sport Orientamento, alle attività di navigazione sui gozzi in collaborazione con l’ASD Foce “Dario Schenone”. Dalle sessioni di baskin presso la Tensostruttura del CUS Genova a Valletta Puggia in collaborazione con Philos-Multievents, alla giornata dedicata al tennis presso i campi della sede di Via Monte Zovetto con partecipazione sia di atleti con e senza disabilità.

I partecipanti sono stati raggiunti e coinvolti tramite proposta condivisa tra il CUS Genova e il solido network, costruito in anni di progetti, composto da agenzie assistenziali, riabilitative e socio-educative. Una rete territoriale diversificata, in collaborazione con il progetto “Le voci del mare” del Comune di Genova e con il sostegno di Yuki Onlus.

«Siamo molto soddisfatti del progetto», commenta il Dottor Giovanni Massone, Responsabile di BATONG. «L’orienteering è stato organizzato nel Centro Storico di Genova, aspetto che l’ha reso di per sé non convenzionale visto lo splendido paesaggio non naturale bensì urbanistico, tra chiese e piazze della città. Il baskin è una disciplina accattivante che riscuote sempre successo su vari segmenti della popolazione, anche di fasce età più ampie, rendendolo così un’attività molto integrante. L’uscita in mare con i gozzi, i quali richiamano antiche imbarcazioni utilizzate dai pescatori della Foce, ha permesso fare tesoro di una radice storica per fare sport e avere contatto con il mare. Infine, il successo della giornata di tennis, che ha permesso ai presenti di provare questo fantastico sport».

«Tutto questo lavoro», sottolinea Massone, «ha evidenziato la dimensione sportiva di Genova». «Ha messo in evidenza tutto quello che si potrà fare in futuri progetti CUSI, attraverso i quali la nostra città potrebbe trasformarsi in una palestra a cielo aperto tra mari, monti e forti. Una città caratterizzata da particolare multidimensionalità che può avere una fortissima ricaduta nell’ambito ludico-sportivo e culturale».

«BATONG è stato il quarto progetto sportivo di inclusione sociale», commenta Marco Midoro, Segretario Generale del CUS Genova, «che portiamo avanti grazie alla collaborazione con il CUSI». «Un progetto caratterizzato da discipline non convenzionali e che speriamo abbia risposto alle esigenze e ai bisogni delle persone», aggiunge, «magari coinvolgendo anche persone inattive che hanno potuto riscoprire lo sport in maniera per l’appunto non convenzionale».

Sport non convenzionali, un concetto in cui il CUS Genova ha creduto fermamente, ma sempre con un unico grande obiettivo: quello di uno sport che faccia sempre rima con integrazione.

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