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Inchiesta plusvalenze Juventus: anche Genoa e Sampdoria coinvolte

La Procura di Torino ha indagato sui bilanci 2019 e 2020 dei bianconeri, sotto la lente degli inquirenti alcune operazioni di calciomercato che coinvolgono anche le due società genovesi

La società bianconera è sotto inchiesta per le plusvalenze e i movimenti di mercato degli ultimi tre anni. La Procura di Torino sta indagando su diverse operazioni di calciomercato condotte dalla Juventus a partire dal 2019, gli inquirenti sospettano che alcune compravendite di giocatori siano avvenute a cifre gonfiate.

I Pm torinesi, alla luce delle indagini svolte, hanno deciso di iscrivere nel registro degli indagati i vertici del club torinese, in particolare risultano indagati: il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved, l’ex direttore sportivo Fabio Paratici e tre dirigenti dell’area finanziaria.

Le ipotesi di reato sono di falso in bilancio e false fatturazioni, reati commessi per concludere operazioni di mercato gonfiate con l’obiettivo di manipolare i bilanci delle società coinvolte. Un’indagine che coinvolge non solo la Juventus ma anche tutti quei club che hanno concluso operazioni di mercato sospette con i bianconeri nell’ultimo triennio, tra questi ci sarebbero anche il Genoa e la Sampdoria.

I rossoblù, in particolare, dal 2019 in avanti hanno concluso affari con la società del presidente Agnelli per un valore di 124 milioni di euro. Anche la Sampdoria sarebbe coinvolta in operazioni finite sotto l’esame dei magistrati, tra queste l'acquisto per 20 milioni di euro del portiere Emil Audero nel 2019.

Le indagini della Procura di Torino sulle sospette plusvalenze fittizie e sui movimenti di mercato della Juventus si stanno allargando a macchia d’olio anche a molti altri club di Serie A. I pubblici ministeri, in una nota stampa, hanno infatti chiarito che le condotte illecite non sarebbero state compiute solo dai bianconeri ma vedrebbero coinvolte molte squadre della massima serie.

Le plusvalenze sono una delle maggiori fonti di ricavo dei club italiani, il termine indica la differenza tra il prezzo di vendita di un calciatore e il suo costo indicato nel bilancio della società. Quando una squadra compra un giocatore indica nel bilancio il costo spalmandolo per la durata del contratto (ammortamento), se il calciatore viene rivenduto ad una cifra maggiore di quella indicata nel bilancio, allora si realizza una plusvalenza.

Secondo la Procura di Torino non si tratterebbe di un fenomeno isolato, ma in serie A si sarebbe creato un vero e proprio sistema deviato di scambi di calciatori a cifre gonfiate. Una pratica che avrebbe consentito a diversi club di sistemare bilanci in sofferenza attraverso cessioni di calciatori a prezzi gonfiati.

Le carte raccolte dagli inquirenti infatti riguardano numerose trattative di calciomercato. L’operazione Prisma della Procura di Torino è scattata nel maggio 2021 a seguito di alcune segnalazioni ricevute dalla Covisoc (la commissione di vigilanza sulle società professionistiche) e dalla Consob (Autorità di vigilanza dei mercati finanziari) per alcune sospette operazioni riguardanti l'abuso delle plusvalenze.

Sono ben 62 le operazioni sospette segnalate alla Procura, di cui 42 coinvolgono direttamente i bianconeri, insieme ad altre società tra cui Napoli, Sampdoria, Genoa ed Empoli. Un’indagine che rischia di avere delle pesanti implicazioni sul campionato italiano, infatti se dovessero essere accertare responsabilità potrebbero esserci pesanti sanzioni anche della giustizia sportiva.

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