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Luca Pastorino

Giornalista Genova Today

Genoa, perché Gasperini sarebbe l'uomo giusto al posto giusto

Suggestione o realtà? Il sogno dei tifosi del Grifone per risalire dopo la retrocessione e aprire un nuovo ciclo

Dai grandi proclami di fine settembre alla retrocessione in Serie B. Questa, almeno finora, la parabola del gruppo 777 Partners che, nei primi otto mesi di gestione del Genoa ha sicuramente commesso degli errori, ovviamente in buona fede. Dal fallimento di Shevchenko a un mercato di gennaio costoso, ma alla fine inefficace, fino al parziale riscatto grazie ad Alexander Blessin. L'all-in di Spors alla fine ha solo prolungato l'agonia, ma al tecnico tedesco va il merito di aver ridato un'anima a una squadra che sembrava retrocessa, almeno mentalmente, già a gennaio.

Il carattere, la grinta e la voglia di uscire dal campo con la maglia sudata è tornata, ma la rosa costruita male da Preziosi in estate non è stata ritoccata nel modo giusto: bene Ostigard, Hefti e Amiri (al netto dei problemi fisici iniziali), ma le scelte in attacco si sono dimostrate fallimentari: Destro, evidentemente poco compatibile con gli schemi di Blessin, è diventato un fantasma, Yeboah è stato un oggetto misterioso, Piccoli non è praticamente mai stato a disposizione, Gudmundsson è sembrato ancora acerbo. Infine su Ekuban (acquisto di Preziosi) è rimasto il nodo del ruolo, prima punta o esterno? Ad ogni modo non ha mai convinto, anche se è stato sempre uno dei più combattivi.

I nodi vengono quindi al pettine e, anche in società, sembra arrivato il momento del 'che fare'. Gli algoritmi e le conoscenze internazionali di Spors basteranno per costruire una corazzata in grado di conquistare subito la promozione? La Serie B non è un pranzo di gala e, con rispetto parlando, non si può pensare di affrontarla con scommesse finlandesi o giovani di belle speranze che arrivano dal Belgio o dall'Austria. C'è un tempo per tutto, ma nel breve periodo serve altro.

Il primo nodo da sciogliere riguarda l'allenatore. La società, almeno stando alle dichiarazioni di Blazquez, confermerebbe Blessin per proseguire il percorso intrapreso quest'anno. Rimangono però le grosse incognite legate alla scarsa conoscenza della categoria. Non tutti, infatti, sarebbero così convinti della scelta e 'radio mercato' riporta il pressing del presidente Zangrillo su Giampiero Gasperini, grande ex che tanti genoani vorrebbero rivedere sulla tolda di comando, recentemente è stata lanciata anche una petizione online su Change.org (a questo link) per chiedergli di tornare. Suggestione o realtà? Un giusto mix, almeno per ora.

Quello che è certo, però, è che il 'Gasp' sarebbe davvero l'uomo giusto al momento giusto. Se il 'modello Lipsia' è quello a cui ambiscono i nuovi proprietari del Genoa, non dovrebbe essere difficile convincere Gasperini, che ha il Genoa nel cuore, a rimettersi in gioco ripartendo dalla Serie B, dandogli carta bianca sul mercato e mettendo in conto di investire per una pronta risalita. Il progetto dovrebbe però essere quello di provare a ricreare, a tappe, l'ecosistema 'Atalanta' sotto alla Lanterna.

Il tecnico di Grugliasco raccolse nel 2016 una squadra che, come da tradizione, veniva da un 17esimo e un 13esimo posto in Serie A ed è stato capace di conquistare due terzi e un quarto posto, raggiungendo i quarti di finale di Champions League e una finale di Coppa Italia. Il tutto unito alla valorizzazione e alla crescita di tanti giocatori. Un ciclo che ora è, forse, giunto al termine. Ma anche un ciclo che potrebbe riaprirsi sulla sponda rossoblù di Genova. Se davvero le disponibilità economiche sono importanti e le ambizioni corrispondono alle dichiarazioni iniziali, sarebbe il miglior biglietto da visita di fronte alla tifoseria per ribadire che 'si vogliono fare le cose in grande'.

E allora provaci Grifone, perché sognare non costa nulla.

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