rotate-mobile
Sport

Vittorio Brumotti: niente Everest in bici, stop da governo Nepal

L'inviato su due ruote di Striscia la Notizia, campione mondiale di bike trial, fermato a Kathamandu con l'amico Simone Moro. L'assessore Cascino scrive all'ambasciatore per l'Italia

Genova - Niente bandiera italiana e, idealmente, neppure quella della Liguria, sulla cima dell’Everest. Dopo lo stop del governo del Nepal a Vittorio Brumotti, di Boissano (Sv), 31 anni, famoso inviato su due ruote di Striscia la Notizia, campione mondiale di bike trial e più volte nel Guiness dei Primati, alla scalata della montagna più alta del mondo in mountain bike, scende in campo la Regione Liguria.

Con la speranza che le autorità nepalesi ci ripensino, «ovviamente nel rispetto del diritto di territorialità dello Stato del Nepal, delle sue istituzioni e del diritto di difendere il patrimonio naturalistico, ma da un ambientalista come Brumotti non hanno nulla da temere. Anzi, conoscendo il personaggio, il Nepal ne guadagnerebbe in promozione», spiega l’assessore regionale allo Sport Gabriele Cascino che ha inviato una lettera all’ambasciatore del Nepal per l’Italia Dinesh Bhattarai, con uffici a Ginevra.

Il governo del Nepal ha revocato i permessi a Vittorio Brumotti e a Simone Moro ieri, quando i due erano arrivati già nella capitale del Nepal Kathamandu. All’origine della decisione le accuse a una società americana colpevole pare di aver messo in commercio orologi con incastonate alcune pezzi di pietre provenienti dalla vetta dell’Everest.

Venerdì 21 aprile Vittorio Brumotti ospite della Fiumara per i dieci anni del centro commerciale.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Vittorio Brumotti: niente Everest in bici, stop da governo Nepal

GenovaToday è in caricamento