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La Pro Recco è campione d'Europa

Ancora sul tetto d'Europa, la Pro Recco vince la finale di Champions League contro il Novi Beograd

Per la terza volta di fila e l'undicesima nella sua storia la Pro Recco è campione d'Europa. I liguri battono nella finale di Belgrado il Novi Beograd 14-11 con un primo quarto da applausi e poi tenendo ben strette le redini della gara che li porta ad alzare ancora la Champions League.

Pro Recco campione d'Europa, la cronaca della finale

Partono forte i ragazzi di Sukno che vanno subito sul 2-0 con Di Fulvio e Velotto, Rasovic accorcia ma prima della fine del tempo segnano anche Ivovic e Zalanki per il 4-1 che regala già una fetta di Champions League ai recchelini. Nella seconda frazione primo botta e risposta Granados Ortega-Zalanki a cui segue quello tra Rasovic (su rigore) e Younger. Il Novi Beograd ci prova ma subisce ancora la rete di Ivovic prima di segnare con Rasovic e Granados Ortega per il 5-6. L'avvicinamento però dura poco perché prima dell'intervallo lungo Di Fulvio e Ivovic riportano ancora a debita distanza l'avversario. 

Si riparte dal 9-5 e l'inizio di terzo quarto vede Granados Ortega e Pijetlovc accorciare ancora, ma anche in questo caso è solo un'illusione perché si scatena Di Fulvio che segna due reti in meno di un minuto e lancia i suoi verso l'ennesimo titolo continentale. Il tempo scorre, Granados Ortega si conferma una spina nel fianco della difesa della Pro con le reti dell' 8-11 e del 9-12 ma nel frattempo segna anche una doppietta Zalanki per il 9-13. Il quarto e ultimo tempo è quasi una sfilata verso il titolo con Hallock a portare a più cinque subito la Pro Recco, le restanti reti di Vlachopoulos e Jakic servono solo a fissare il punteggio sul 11-14. 

“Questa vittoria è storica ed è frutto dell’ambiente che si è creato negli ultimi anni – le parole di Ivovic – siamo una famiglia e si è visto questa sera nel momento di difficoltà dopo l’espulsione di Echenique: quattro minuti con l’uomo in meno ci hanno fortificato, sono stati i migliori della gara dove abbiamo deciso la finale. Sembra paradossale ma è così, psicologicamente li abbiamo distrutti in quel momento. È stata una delle finali più dure, contro una squadra forte che è arrivata due anni di seguito fino a qui: mi dispiace non aver affrontato Mandic, non entro nel merito della sua situazione, ma un giocatore così non merita di guardare la partita dalla tribuna”.

“L’espulsione ci ha fortificato, sono orgoglioso del gruppo, abbiamo scritto una pagina di storia della pallanuoto vincendo tre Champions consecutive – aggiunge Francesco Di Fulvio -. Sukno è un allenatore incredibile, è stata una serata emozionante: da settembre pensiamo a questa serata, ci alleniamo per vivere momenti così. Dedico la coppa a mio fratello Carlo e a mio papà che hanno avuto una stagione difficile con il Pescara, sono retrocessi e spero di avergli regalato un po’ di gioia”.

Novi Beograd: R. Filipovic, S. Rasovic 3 (1 rig.), V. Martinovic, Granados 5 (1 rig.), Vucinic, D. Pijetlovic 1, Drasovic, Jaksic 1, Perkovic, Vlachopoulos 1, Skoumpakis, V. Rasovic, Joao Pedro. All. Gocic

Pro Recco: Del Lungo, Di Fulvio 4 Zalanki 4 (1 rig.), Cannella, Younger 1, Fondelli, N. Presciutti, Echenique, Ivovic 3, Velotto 1, Loncar, Hallock 1, Negri. All. Sukno

Arbitri: Margeta (Slovenia) e Zwart (Olanda)

Parziali: 1-4, 4-5, 4-4, 2-1

Superiorità numeriche: Novi Beograd 7/20, Pro Recco 6/10: Rigori: Novi B 2/2, Pro Recco 1/1

Espulso per brutalità Echenique (PR) a 5.52 del secondo tempo, uscito per limite di falli Velotto (PR) a 6.31del terzo tempo, Loncar (PR) a 3.59 e Fondelli (PR) a 2.05 del quarto tempo,
 

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