Cup sposta appuntamenti senza avvisare i pazienti
A febbraio il mio medico mi ha fatto una richiesta per fare una visita oculistica e il primo che c'era era il 26 agosto alle 11 all'ospedale San Antonio di Recco. Dopo aver aspettato 6 mesi per fare questa visita scopro per caso con una telefonata al Cup il 25 agosto che l'indomani la mia visita non ci sarebbe stata perché era stata spostata al 19 agosto, ovvero una settimana prima senza avvisarmi.
Io incredula provo a chiedere spiegazioni e a dire che io non ero stata avvisata e che dovevo fare la mia visita e la signora del Cup mi dice che lei non poteva farci niente, che lei vedeva al pc che io ero stata avvisata il 16 agosto, ancora più incredula vado anche a vedere le telefonate ricevute e niente io in quella data ho ricevuto 4 telefonate, due da mio marito e due da mia madre.
La signora del Cup mi dice di chiamare l'ospedale di Recco per avere spiegazioni e così faccio. Chiudo la telefonata con il Cup di Genova e chiamo l'ospedale di Recco che mi passa il reparto di oculistica dicendomi che è di turno il dottor Verde (nome di fantasia, l'autrice della segnalazione aveva messo quello reale, ma è stato tolto ndr.), medico tra l'altro molto rinomato, che mi risponde in maniera sgarbata, ma sgarbata é fargli una gentilezza. Mi dice in toni crudi e duri che lui il 26 non c'è e che mi devo rivolgere a Toti e mi chiude il telefono in faccia.
Che cosa? Io mi devo rivolgere a Toti per una visita che qualcuno non ha voluto fare perché non c'è e deve farsi gli affaracci suoi? Ho richiamato il Cup e mi è stato detto che l'appuntamento è stato spostato proprio dal reparto di Recco, e tutto questo senza minimamente avvisarmi? Chiedo quando potrei fare una visita oculistica e mi viene proposto il 23 maggio 2023.
Sono incavolata nera, proprio oggi mi è stata data la mail del direttore sanitario di Quarto per farmi autorizzare una nuova visita nel più breve tempo possibile. Non esiste che un paziente venga trattato così e preso in giro dicendo che è stato chiamato, ma quando? Ma dove? E soprattutto sentirsi chiudere il telefono in faccia dicendomi che mi devo rovolgere al presidente della Regione da un medico stimato da molti. Ma veramente la gente stima una persona così sgarbata e maleducata che se ne è altamente sbattuto della mia visita e così avrà fatto anche ad altri molto probabilmente.
Io da febbraio potevo andare a pagamento se avessi saputo che avrei ricevuto un trattamento del genere per finire a fare la visita il 23 maggio 2023. Mi sarei organizzata e invece adesso cosa ho ottenuto? Ho perso 6 mesi di tempo e devo comunque andare a pagamento? No non lo ammetto, non esiste, io non sono stata avvisata da nessuno. Sono troppo arrabbiata, sono stata presa in giro.
Ad oggi dopo svariate pec inviate all'Urp dal quale non avevo ottenuto risposte mi arriva una mail dicendomi che mi hanno dato un appuntamento il 6 settembre, e che hanno provato a chiamarmi ma ero irraggiungibile, giustificando il sistema del Cup che anch'esso si era giustificato dicendo che mi aveva avvisata ma ero irraggiungibile. Allora il dizionario italiano riporta il termine "avvisare" come rendere consapevole qualcuno di qualcosa e se mi trovi irraggiungibile non mi hai reso consapevole di un bel niente.
È una vergogna, perché io penso alle persone che non hanno la forza e la voglia di controbattere e si ritrovano le visite spostate senza saperne nulla e gli viene ridato un altro appuntamento dopo altri 6 mesi. È una vergogna perché si liquidano i pazienti con giustificazioni senza fondamento. Io penso agli anziani, alle persone impotenti di rivalersi su un sistema allucinante così dove un dottore ti tratta a pesci in faccia chiudendo il telefono in faccia.
Non ci sto, non lo ammetto! E poi io lavoro e quando lavoro devo lasciare il telefono nell'armadietto, e dal Cup mi viene risposto "Ma non ha visto se c'erano telefonate anonime?" Primo, non c'erano ma se erano anonime io come faccio a sapere che è il Cup?? Ma stiamo scherzando?? Io voglio che tutti sappiano come veniamo trattati dal Cup e voglio raccogliere testimonianze.