VIDEO | Cinghiali catturati con telenarcosi, protestano gli Animalisti
Domenica 26 luglio nel torrente Sturla, a Borgoratti, si è ripetuta da parte degli agenti faunistici venatori regionali, la triste pratica della cattura tramite telenarcosi di cinghiali adulti, femmine che vivevano da tempo nel greto con diversi cuccioli. Noi troviamo tutto questo inaccettabile, e per diverse ragioni. Smembrare un gruppo familiare in questo modo, non è utile né efficace: si priva il branco della figura di riferimento, lasciando numerosi cuccioli inesperti senza una guida, costretti a vagare in cerca di cibo, aumentando i rischi senza risolvere nulla. Presto altri esemplari prenderanno il posto di quello prelevato.
Inoltre, non sussisteva un reale motivo di pericolo pubblico: il muraglione era sufficientemente alto e i cinghiali erano ben lontani da strade o abitazioni. Piuttosto, si sarebbe dovuto provvedere, a recintare e proteggere quei tratti dai quali, gli animali potrebbero raggiungere la sede stradale, e a mettere in sicurezza i cassonetti dei rifiuti, con una maggiore pulizia e attrezzandoli affinché gli ungulati, non possano avvicinarsi o rovesciarli. Queste sono alcune delle soluzioni che possono ridurre o azzerare i rischi, anche a lungo termine. Infine, non possiamo tralasciare l’aspetto etico: è assolutamente vergognoso condannare a morte una madre (con ogni probabilità sarà già stata abbattuta o destinata a un recinto per addestramento dei cani da caccia), separandola dai propri cuccioli, che la seguivano terrorizzati, come si vede dalle riprese video, che sono state filmate e condivise sui social. Molti abitanti della zona dove sono stati catturati i tre adulti, conoscevano il gruppo familiare, che è stato scisso con determinata freddezza e sono rimasti sconvolti dalla crudeltà dell’intervento.
La fauna selvatica è Patrimonio indisponibile dello Stato, non è tollerabile che istituzioni e dipendenti pubblici, si comportino in questo modo cruento e da medioevo, eticamente vergognoso e inefficace – se non dannoso – negli effetti. Un esempio che denota violenza e incapacità nel tutelare suddetto patrimonio. Chiediamo di interrompere ogni intervento cruento di gestione della fauna selvatica, a favore di urgenti misure di prevenzione che siano strutturali ed efficaci.
Firmato: Associazione Zandra, Animalisti Genovesi, Noi per Pumba, Gaia Animali e Ambiente, Leidaa sez. Rapallo e Golfo Tigullio, Save the Boars, Associazione Zampatesa, Iene Vegane, Arkus, Leidaa sez. Genova.