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Costume e società

Sanremo, Maria Chiara Giannetta presenta i suoi 'guardiani': "Grazie a loro sono diventata Blanca"

L'attrice ha voluto ringraziare sul palco dell'Ariston cinque persone non vedenti che l'hanno aiutata a interpretare il personaggio di Blanca

La co conduttrice della quarta serata del Festival di Sanremo 2022 è Maria Chiara Giannetta, interprete di Blanca, la detective non vedente protagonista dell'omonima serie tv ambientata a Genova su Rai Uno.

Durante la serata è arrivata la conferma: la seconda stagione di "Blanca" ci sarà, gli autori sono già al lavoro. "Questo successo - ha detto Amadeus - è dovuto alla qualità del prodotto e soprattutto all'interpretazione di Maria Chiara".

"È stata un'esperienza unica - racconta Giannetta - prima di tutto però dovevo diventare Blanca, una ragazza che ha perso la vista a 13 anni, così ho passato tanti momenti in casa completamente al buio. Chiedo a tutti voi a teatro e a casa, per pochi istanti, di chiudere giù occhi e ascoltare. Quando dico ascoltare non intendo solo con le orecchie ma con tutti i sensi: ascoltate i battiti del petto, il calore del vostro corpo e dell'ambiente intorno, il vostro respiro, l'odore intorno a voi, il sapore che avete in bocca".

Infine, l'attrice ha chiamato sul palco dell'Ariston i suoi "guardiani", persone non vedenti che l'hanno aiutata a diventare la Blanca della fiction: "Quando ho iniziato mi sono state affiancate cinque persone che ho chiamato 'i miei guardiani'. Sul dizionario c'è scritto che guardiano, addetto a custodire e sorvegliare, arriva da guardia e guardare. La cosa mi ha fatto sorridere perché i miei guardiani sono ciechi".

Giannetta li ha presentati e ha spiegato come, da ognuno di loro, abbia tratto insegnamenti preziosi: "Michela è la prima persona che ho contattato, si è mostrata subito entusiasta, mi ha mandato dei video in cui mostrava che faceva tutte le cose in casa, vive con un tempo dettato solo da lei e non dal mondo ne dagli altri. Gestisce il suo tempo a suo piacimento, non corre non ha fretta. E io quanto mi affanno: ho scoperto grazie a lei che quando voglio mi posso fermare".

È stata poi la volta di Marco e Sara: "Li ho conosciuti in teatro di posa di Blanca e ho visto come si muovevano con attenzione e calma, non avevamo difficoltà a chiedermi di aiutarli. Quante volte per orgoglio o per non apparire debole non ho mai chiesto aiuto. Che stupida".

Maria "è stata una valanga, piccoletta tutta d'un pezzo, odiava che le dicessero cosa non poteva fare: a 19 anni sale su un treno per Roma senza cane o bastone, trova lavoro in un call center la mattina e il pomeriggio si allena per correre. Partecipa ai giochi paralimpici ad Atlanta: 100 metri, prima della partenza trema, mi sembra assurdo che possa avere paura. E quando sente lo sparo non parte, torna in albergo, sa che il giorno dopo deve correre 400 metri ed è l'ultima occasione: arriva terza prendendo nella sua carriera 3 bronzi e un argento".

Infine Veronica, che ha seguito il festival da casa: "È stata fondamentale per la conoscenza del mondo dei cani guida - spiega Giannetta -. Ho conosciuto lei, che è campionessa nazionale di scherma per non vedenti, e il suo cane con cui va ai tornei. Veronica è Ulma sono un'unica entità, lo vedo da come il cane la protegge, la avverte quando ci sono ostacoli. Le ho chiesto come fa quando ci sono ostacoli alti, e lei ha risposto ridendo che quelli te li prendi in faccia".

In conclusione, per l'attrice, "è bello mettersi un vestito elegante e truccarsi ma è bello anche andare oltre a ciò che si vede, oltre a pregiudizi e paure. Quello che non conosco è una ricchezza infinita che mi rende umana. Mi sono messa nei panni dei miei guardiani per diversi mesi e ve lo assicuro è stata una figata".

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