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Costume e società

Il Centre Pompidou di Parigi ha origini genovesi: la storia

Una collaborazione tra Renzo Piano, Gianfranco Franchini, Richard Rogers e Ove Arup & Partners. In occasione della presentazione dell’opera "Live Centre of Information, Da Pompidou a Beaubourg, 1868-1971" a Palazzo Ducale, l’autore Boris Hamzeian svelerà i segreti della vicenda

Qualcuno potrebbe non crederci, ma sono genovesi le origini del Centre Pompidou, ovvero il Museo Nazionale d’Arte Moderna di Parigi che custodisce la più importante collezione d'arte moderna e contemporanea d'Europa e una delle prime al mondo. Lo dimostrano alcuni documenti e modelli dell’archivio del progetto del Centre Pompidou conservati dalla Fondazione Renzo Piano.

Quando il 19 luglio 1971 Jean Prouvé e Robert Bordaz presentarono il progetto vincitore del concorso del Centre Beaubourg di Parigi, oggi noto come Centre national d’art et de culture Georges Pompidou, le reazioni dell’opinione pubblica furono durissime. Gli architetti del progetto, Renzo Piano, Richard Rogers e Gianfranco Franchini, erano considerati degli sconosciuti; i suoi promotori, gli ingegneri dello studio Ove Arup & Partners, vennero semplicemente dimenticati; l’idea originale di un Live Centre of Information con la sua sequenza di piattaforme flessibili sospese su una piazza en plein air per la folla fu travisata e ridotta all’immagine di una “diga di metallo” atterrata nel cuore di Parigi. La scelta della giuria inoltre, dove figuravano personaggi del calibro di Prouvé, Oscar Niemeyer e Willem Sandberg, fu attribuita tanto a Prouvé quanto al carismatico Philip Johnson.

A cinquant’anni da quegli eventi, la monografia Live Centre of Information, Da Pompidou a Beaubourg, 1868-1971 di Boris Hamzeian, edita da Actar Publishers in collaborazione con il Centre Pompidou, la Fondazione Renzo Piano e Arup, scardina queste false certezze e ripercorre la storia di questa opera celebre e ancora controversa: dall’idea originaria del presidente Pompidou di un “monumento alle Halles” per rinvigorire l’architettura francese nel dibattito internazionale, alla natura complessa di un progetto in cui convivono fragilmente le aspirazioni e gli impulsi d’avanguardia di architetti e ingegneri, sino alla ricostruzione delle trame politiche e delle visioni ideologiche celate nel processo di selezione della giuria.

La pubblicazione in questione verrà presentata mercoledì 22 marzo 2023 alle 18, nella Sala del Maggior Consiglio, durante il convegno Beaubourg Genova-Parigi A/R. Le origini genovesi del Centre Pompidou. In occasione della presentazione dell’opera a Palazzo Ducale, l’autore svelerà le origini genovesi del Centre Pompidou, scaturite dalla collaborazione tra Renzo Piano, Gianfranco Franchini, Richard Rogers e Ove Arup & Partners, e dalla messa a punto di ricerche e progetti sino ad oggi inediti.

Introdotti da Pierluigi Feltri, presidente della Fondazione Architetti di Genova, da Lia Piano, Fondazione Renzo Piano, Jennifer Greitschus, ARUP, interverranno: Boris Hamzeian, storico e architetto, dipartimento di Architettura, Centre Pompidou; Federico Bucci, prorettore e professore ordinario di storia dell’architettura, PoliMi; Giovanni Galli, professore associato di Composizione architettonica e urbana, DAD Unige; Gabriele del Mese, Ing. Strutture e ex-direttore di Arup Italia; e Shunji Ishida, architetto collaboratore e partner di Renzo Piano già da Piano + Rogers Architects.

L’incontro, promosso dalla Fondazione Ordine Architetti di Genova, sarà preceduto alle 17 da un’esposizione temporanea di alcuni documenti e modelli dell’archivio del progetto del Centre Pompidou, conservati dalla Fondazione Renzo Piano, che saranno illustrati da Boris Hamzeian.

Iscrizione per gli architetti (per cui è valido il riconoscimento di 2 CFP):
Link per la partecipazione all’evento in presenza
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