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Dialetto curioso: il modo di dire genovese per cui 'picco' e 'sappa' indicano lavori fatti male

In dialetto si dice che un certo lavoro "s'o s'allunga o l'è un picco, s'o allarga o l'è 'na sappa".

Abbiamo già conosciuto la traduzione genovese della parola 'piccone' con la commovente canzone 'Piccon dagghe cianin', adesso andiamo a vedere un altro significato.

C'è un modo di dire in genovese che indica un lavoro fatto male, con scarsa attenzione, impreciso. Come un fabbro che batte a caso sul ferro rovente creando un manufatto che se allungato sembra un piccone e se allargato sembra una zappa: come ricorda Michelangelo Dolcino in "E parolle do gatto" (Erga, 2016) in dialetto si dice, in proposito, che un certo oggetto "s'o s'allunga o l'è un picco, s'o allarga o l'è 'na sappa".

Insomma, è talmente informe e fatto male che potrebbe sembrare qualsiasi cosa: come si direbbe oggi, un risultato che non è "né carne né pesce".

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