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Costume e società

Parco dell'Antola: 9 cose da fare almeno una volta nella vita

Numerose sono le bellezze naturali da visitare e le attività da fare in questo parco naturale alle spalle di Genova

In questo periodo di pandemia molte persone hanno pensato di allontanarsi dagli assembramenti cittadini facendo passeggiate ed escursioni sulle alture, magari in uno degli splendidi parchi naturali della Liguria.

Anche adesso, con l'arrivo della bella stagione, le persone che si avventurano sulle montagne sono davvero tante: è un'occasione non solo per allontanarsi dalle folle, ma anche per conoscere meglio un bellissimo entroterra.

I frequentatori del Parco dell'Antola - nell'entroterra di Genova e levante - sanno che può contare su un ricco patrimonio naturalistico, culturale e storico. Sono moltissimi i siti di interesse da visitare, che rendono il soggiorno nel territorio delle valli dell'Antola un'esperienza sempre varia e ricca di spunti diversi.

Ecco 9 cose da fare almeno una volta, quando si cammina sui sentieri del parco, come suggerito dall'ente stesso: 

1. Tornare indietro nel tempo con il suggestivo Castello della Pietra

Anche se le mura si trovano strette tra due grandi torrioni di puddinga, l'appellativo dell'architettura difensiva medioevale deriva dal nome della famiglia "della Pietra" che ne fu proprietaria fino al 1518, anno in cui il maniero passò agli Adorno fino ad essere abbandonato a seguito del trattato di Campoformio (1797) che sanciva la fine dell'epoca feudale.
L'imprendibile roccaforte rappresenta il più originale dei manieri che durante l'epoca dei feudi imperiali dominavano le valli risalenti verso il Monte Antola.

Il castello dal 1993 è visitabile negli ambienti interni grazie a oculati interventi di recupero: cisterne, segrete, camini, scale, posti di guardia, camminamenti di ronda e l'ampia sala centrale che occasionalmente diventa protagonista di rappresentazioni teatrali, concerti, sagre e mostre.

2. Seguire le orme degli antichi viandanti sul Monte Antola

Ben prima degli escursionisti, per tanti secoli, questo nodo orografico posto ai confini fra quattro province (Genova, Alessandria, Pavia e Piacenza), è stato percorso dai viandanti in cammino sulle rotte del commercio fra la costa e l'entroterra.

Fra queste la più nota è la storica Via del Sale, che collegava Pavia e Genova, percorrendo la valle Staffora, per poi salire il monte Bogleglio e il crinale tra val Boreca e val Borbera e superare l'Antola scendeva a Torriglia e quindi dirigersi verso la costa. Un viavai di genti, idee e culture, che ha contribuito a costituire una peculiare identità di storia e tradizioni, che accomuna gli abitanti delle vallate dell'Antola.

3. Fare il giro del lago del Brugneto

Il modo migliore per assaporare il fascino della valle del Brugneto è sicuramente quello di percorrere il sentiero ad anello che compie l'intero periplo del lago. Un percorso di circa 13 chilometri che porta a contatto con meravigliosi ambienti naturali e con le testimonianze degli antichi insediamenti contadini. Nell'ambito delle attività di educazione ambientale, l'Ente Parco organizza interessanti escursioni guidate ungo questo anello.

4. Salire alle Rocche del Reopasso

Questa porzione di territorio, compresa fra i comuni di Busalla, Crocefieschi e Vobbia, è soggetta al massimo regime di tutela, con la qualifica di riserva generale orientata.

5. Guardare le stelle all'Osservatorio Astronomico

Il cuore dell'Osservatorio è il telescopio N-Nasmyth, uno dei più grandi telescopi in Italia, con 3 specchi, una apertura libera di 800 mm e un peso complessivo che supera le tre tonnellate. Un vero e proprio concentrato di tecnologia, protetto dalla cupola che si erge sopra la copertura della struttura: un grande terrazzo coperto a prato, per consentire anche agli amatori di posizionare i propri telescopi.

Altro elemento essenziale è il Planetario, formato da una cupola metallica semisferica di circa 6 metri di diametro, sula cui volta vengono proiettati i diversi fenomeni celesti nel corso delle lezioni divulgative alle quali gli spettatori possono assistere comodamente seduti su 24 poltroncine reclinabili.
Di grande interesse è anche la biblioteca messa a disposizione dall'Associazione Urania per i visitatori che accedono all'Osservatorio e che potranno consultare gratuitamente libri e riviste di settore.

6. Capire qualcosa di più sul lupo

Il Centro Visita "Il Lupo in Liguria" a Rondanina propone un percorso interattivo, didattico ed emozionale, supportato da moderne tecnologie multimediali, progettato e realizzato dalla società ETT di Genova, che si sviluppa in 5 diverse sale.

Il percorso di visita fornisce informazioni e interessanti spunti di approfondimento sull'odierno rapporto dell'uomo con il lupo, soffermandosi sugli aspetti ecologici e sulle affascinanti caratteristiche comportamentali, sulle tecniche di monitoraggio e sui dati più aggiornati circa la sua presenza in Liguria, offrendo così lo spunto per un "dialogo" e un confronto con una specie che va protetta e gestita con particolare attenzione, favorendo una corretta informazione e la mitigazione dei conflitti con gli allevatori con adeguate forme di prevenzione.

7. Osservare il panorama dal Rifugio Parco Antola

Rifugio Escursionistico situato a 1490 metri di quota a 10 minuti di cammino dalla vetta del Monte Antola. Offre servizio ristorazione e pernottamento, con 30 posti letto in camerate. 

Il rifugio, di proprietà del Parco dell'Antola è affidato alla gestitone del Club Alpino Italiano, Sezione Ligure ed è aperto in primavera, estate ed autunno, offrendo un utilissimo punto di appoggio per i turisti, ma anche una base per le attività scientifiche e di sorveglianza ed educazione ambientale del Parco.

8. Andare a cavallo

Il Centro di Turismo Equestre e Rifugio escursionistico Mulino del Lupo offre diversi servizi come posto tappa cavalli, pensione cavalli, lezione di equitazione con istruttore di primo livello, organizzazione trekking con cavalli della scuola, iniziative per bambini e tanto altro.

9. Visitare i borghi rurali

Le aree contigue, pur non ricadendo in area protetta, costituiscono porzioni di territorio ad essa funzionalmente connesse. Rientrano in questa partizione della zonizzazione i borghi caratteristici di Chiappa, Lavazzuoli, Tonno e Senarega, nel comune di Valbrevenna e quello di Pentema (comune di Toriglia).

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