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Costume e società Centro Storico / Vico della Neve

Curiosità: perché vico della Neve a Genova si chiama così?

Perché chiamare così un vicolo di una città marinara che gode di un clima senz'altro mite e le nevicate sono un fenomeno davvero eccezionale?

Tra i tanti caruggi del centro storico di Genova, ce n'è uno dal nome curioso: vico della Neve, che collega piazza Soziglia a via David Chiossone. Ma perché chiamare così un vicolo di una città marinara che gode di un clima senz'altro mite e le nevicate sono un fenomeno davvero eccezionale?

Come spiegato da Nino Durante ne "I caroggi ti raccontano" (Erga), la denominazione deriva dalla presenza in loco di neve conferita dai nevai esistenti sulle montagne e che qui veniva trasformata in ghiaccio. Tutto questo serviva per conservare i cibi, per fabbricare gelati e sorbetti, ma anche per alcuni usi di natura medica. Siccome era un bene così importante, era anche regolato da rigide norme (e non mancavano le controversie) fin dal '600 come ricorda Giovanni Asserreto in "La privativa della neve a Genova dal Seicento all'Ottocento".

La neve si depositava e veniva compressa nelle apposite neviere sulle montagne, veniva poi segata in blocchi e portata verso i centri urbani. Per limitare lo scioglimento, i carri viaggiavano preferibilmente di notte. Per questo, e per tanti altri motivi, il "freddo artificiale" era considerato un bene limitato e costoso, per quanto indispensabile: il problema venne però risolto dal progresso tecnico, con la diffusione dei frigoriferi domestici.

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