rotate-mobile
Costume e società

Mostra della zucca di Murta: quando è nato l'appuntamento autunnale e perché?

Perché il borgo genovese veniva chiamato il “paese delle zucche”? E a quando risale la nascita dell’amata esposizione?

Murta, il “paese delle zucche”. L’arroccato paese nel comune di Genova situato sul versante destro della val Polcevera è stato chiamato così per diversi anni. Il motivo non era però chiarissimo. La mostra che oggi conosciamo non era ancora nata e il terreno circostante non sembrava particolarmente predisposto alla coltivazione delle cucurbitacee. Qualche leggenda racconta che forse il riferimento alle “zucche” si rifaceva non tanto alla coltura degli ortaggi, ma al carattere dei suoi abitanti, così fermo e risoluto. Ma come è nata quindi l’esposizione che ne ha cambiato il significato?

Un giorno, gli abitanti di Murta decisero di prendere quell’appellativo per cui era conosciuto il loro paese e farne un punto di forza. Nel 1987, durante la fase dei preparativi per la tradizionale festa di San Martino, titolare della parrocchia, si è pensato di aggiungere un’altra manifestazione collaterale. È così che, da quella prima edizione nell’autunno del 1987, le zucche sono diventate le protagoniste dell’occorrenza, che da quel momento, durante i primi due weekend di novembre, anima il paese con la mostra “Dall’A… alla Zucca”.

L’appuntamento nell’accogliente paesino di Murta, circondato dai colori autunnali, prevede ogni anno l’esposizione di zucche di ogni forma e dimensione concorrenti a concorsi, in cui di anno in anno vengono premiate la zucca più bella, più grossa, più lunga e più strana. I visitatori, all’ingresso, vengono muniti di carta e penna e si trasformano in giudici veri e propri: durante il percorso, tra mille forme e colori, potranno indicare quale zucca, a loro parere, meriterà uno dei premi citati. Oltre alla colorata esposizione e al concorso, sono presenti numerosi stand gastronomici che propongono specialità gastronomiche come ravioli, marmellate, liquori, torte e frittelle (tutte rigorosamente alla zucca). E poi non mancano gli eventi collaterali, che prevedono attività sia per adulti che per bambini come visite guidate alla Chiesa di San Martino e al Roseto nel Cimitero Monumentale di Murta, escursioni al sentiero verso Asósto di Bigiæ e interventi dell’Osservatorio Astronomico di Genova. 

Ogni anno il tema varia e porta con sé un contesto espositivo diverso, che racconta personaggi, periodi storici o attività legati al territorio dell’entroterra genovese. Durante alcune edizioni passate come “500 anni di Zucche a Murta ed in Europa”, “Murta: il suo Doge… e le Zucche”, “Tra Zucche ecc… i Mazzini di Murta”, attraverso gli ortaggi si sono raccontate le storie del secondo Doge di Genova Giovanni da Murta, della sorella di Giuseppe Mazzini, abitante di Murta, dei traffici commerciali sulla Via del Sale e dell’arrivo delle zucche in Europa con Cristoforo Colombo. 

Oggi la mostra della Zucca è arrivata, dopo 57 anni, alla sua 36esima edizione, dedicata a “La Zucca e le Arti, e con il suo “percorso tra cinema, fumetti e letteratura” dimostrerà ancora una volta quanti racconti diversi, proprio grazie alla zucca, si possono tramandare. 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mostra della zucca di Murta: quando è nato l'appuntamento autunnale e perché?

GenovaToday è in caricamento