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Costume e società

È morto Piero Parodi: lutto nel mondo della musica genovese

Indimenticabile esponente della tradizione musicale dialettale, celebre autore di "A seissento": il brano, con oltre cinquecentomila copie vendute, è ritenuto tra i maggiori successi discografici per quanto riguarda la canzone genovese

È lutto nel mondo della musica genovese, per la scomparsa del celebre cantautore Piero Parodi, uno dei grandi "menestrelli" del dialetto genovese, a 86 anni. Era ricoverato da tre mesi presso l’ospedale Villa Scassi di Sampierdarena per problemi legati ai reni.

Parodi, il cui nome vero era Pietro Paolo Parodi, è stato uno dei più grandi cantautori della storia della musica folk dialettale e della canzone genovese, arrivando a superare, con i suoi 35 singoli e 15 album, il milione e mezzo di copie vendute in 60 anni di carriera.

Difficile parlare di musica dialettale senza pensare a Parodi, cantante, compositore, musicista, fantasista, uno dei principali esponenti della nuova canzone genovese che ha interpretato brani sentimentali ma anche allegri, tutti in dialetto, diventando una vera e propria icona della tradizione.

Parodi è stato autore del brano "A seissento" ritenuto, con le sue oltre cinquecentomila copie vendute, tra i maggiori successi discografici per quanto riguarda la canzone genovese.

La sua prima registrazione risale al 1965: da allora Parodi pubblicò trentacinque singoli venduti in un milione e mezzo di copie e quindici album. La sua attenzione sempre volta a mantenere vivo il patrimonio culturale dialettale gli ha valso per quattro volte il Premio Regionale Ligure (1970, 1972, 1990, 1992) oltre al premio intitolato a Giuseppe Marzari (1992) e al Premio Artisti Liguri (2005).

Nel 1984 è stato insignito del titolo di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana dall'allora presidente Sandro Pertini.

Insieme a Paolo Villaggio e Fabrizio De André è stato al centro del rinnovamento del mondo dello spettacolo nel capoluogo ligure a cavallo degli anni 60 e 70.

Padre del cantautore Max Parodi, fondatore del gruppo La Rosa Tatuata, ha collaborato con molti artisti liguri importanti, tra cui Fabrizio De Andrè, Paolo Villaggio, Vittorio De Scalzi, Franca Lai e i Trilli, e ha partecipato a moltissime trasmissioni televisive nazionali RAI negli anni ’70.

Debuttò al cinema all’età di 73 anni nei due film benefici della saga di “Capitan Basilico” dei Buio Pesto.

Sui social molti gli artisti che gli stanno rendendo omaggio in queste ore: "Per me eri il 'vate' - scrive Marco Rinaldi, tra i primi a scrivere - il primo concerto a cui ho assistito da bambino, una musicassetta che, mentre girava nel mangianastri, mi faceva sognare.. Ogni volta che ho condiviso il palco con te è stato un onore, e ogni volta mi sembrava impossibile. Te veuggio bén, Piero".

La moglie Liliana desidera ringraziare lo staff del reparto di Nefrologia dell’Ospedale Villa Scassi di Sampierdarena e in particolare modo il Direttore, Dottor Paolo Sacco.

Nel tardo pomeriggio è arrivato anche il cordoglio del Comune di Genova: "A nome della giunta comunale esprimiamo le più sentite condoglianze alla moglie Liliana e ai familiari di Piero Parodi, cantante e compositore che per oltre 50 anni ha rappresentato un indiscusso punto di riferimento della canzone genovese a livello nazionale. Ha collaborato con altri artisti genovesi illustri, come Fabrizio De André e Paolo Villaggio, e ha portato il suo impegno per il patrimonio culturale dialettale anche in trasmissioni televisive a livello nazionale, contribuendo a diffondere il dialetto e la cultura genovese con passione e amore verso la città di Genova, un impegno per cui gli saremo sempre grati". Lo dichiarano il sindaco di Genova Marco Bucci e l’assessore alle Politiche culturali Barbara Grosso.

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