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Costume e società

Sanremo, Mahmood e Blanco omaggiano il genovese Gino Paoli: la vera storia de "Il cielo in una stanza"

Di chi era la casa con il "soffitto viola", a Genova? Ecco la risposta

Mahmood e Blanco, che hanno cantato la libertà di amare in "Brividi", sono tornati sul palco del Festival di Sanremo per la serata dedicata alle cover, scegliendo la canzone di un artista genovese. I due hanno cantato "Il cielo in una stanza" del cantautore genovese Gino Paoli, portando un nuovo pezzo di Genova sul palco dell'Ariston, dopo l'omaggio a De André e il duetto comico Maria Chiara Giannetta-Maurizio Lastrico. 

Forse non tutti sanno però che il testo della canzone di Paoli, molto romantico e poetico, racconta in realtà l'incontro con una prostituta in un bordello di Genova, riconoscibile dal "soffitto viola".

Il brano è stato composto da Paoli e pubblicato la prima volta per l'interpretazione di Mina. Dopo il grande successo della canzone, molti - tra cui lo stesso autore - l'hanno cantata, riarrangiandola, e facendone diventare un successo immortale. E dove si trova la famosa casa dal soffitto viola ("quando sei qui vicino a me questo soffitto viola no, non esiste più")? 

Si dice che la casa dal soffitto viola si trovi in vico dei Castagna 4: siamo nella zona di Porta Soprana, a due passi da piazza delle Erbe e da una famosa fabbrica di cioccolato che pare riceva ancora le visite del famoso cantante, di tanto in tanto. Uno dei vicoletti che si intersecano in via di Porta Soprana è proprio vico dei Castagna (che deriva dal cognome di una nobile famiglia). Se però nell'appartamento sia stato mantenuto il celebre soffitto viola, non è dato saperlo.

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