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Martedì, 16 Aprile 2024
Costume e società

La leggenda dell'isola di Bergeggi

Secondo la tradizione popolare, l'isola arrivò di fronte alla costa ligure, navigando sulle acque e "traghettando" su di sé i santi Eugenio - vescovo di Cartagine - e Vendemiale, in fuga dai Vandali

Sono davvero tanti i genovesi che d'estate vanno al mare a Bergeggi, piccolo comune a ovest di Savona, caratterizzato da un'isola davanti alla costa. Forse però non tutti sanno che ci sono parecchie leggende legate a questa isola.

Sulla sommità, in particolare, nel IV secolo, è stata costruita una torre di avvistamento e una chiesa dedicata al santo di origine africana Eugenio (infatti l'isola è soprannominata anche "isola di Sant'Eugenio"). E una leggenda narra proprio che l'isola sia arrivata di fronte alla costa ligure, navigando sulle acque e "traghettando" su di sé i santi Eugenio - vescovo di Cartagine - e Vendemiale, che fuggivano dalle persecuzioni dei Vandali. Sant'Eugenio rimase poi sull'isola fino alla morte, mentre Vendemiale partì per la Corsica.

Il santo rimase legato alla costa savonese anche dopo la morte: le sue spoglie vennero traslate a Noli, ma sempre secondo la leggenda, successivamente sparirono e ricomparvero sull'isola, come per miracolo. Visto che evidentemente lo spirito del santo non voleva allontanarsi, il vescovo di Savona, nel 992, fece costruire sull'isolotto un monastero in suo onore, donato ai monaci di Lerino, perché ne custodissero i resti mortali.

Le spoglie di sant'Eugenio rimasero sull'isola fino al 1252, anno in cui vennero traslate definitivamente a Noli e custodite nella chiesa di san Paragorio. Ogni anno, il 12 luglio in occasione della ricorrenza di Sant'Eugenio, una processione di barche parte da Noli ed approda sull'isola portando le spoglie del santo.

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