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Costume e società

Genova, Jean Gabin e la celebre scena dell'arresto sulla scalinata di Architettura

La scena era parte del film "Le mura di Malapaga" che vinse un Oscar e due premi a Cannes

Tra i tanti film girati a Genova c'è un grande classico, "Le mura di Malapaga" (il titolo originale è "Au-delà des grilles") di René Clèment, girato nel 1949 in una città ancora scossa dalla guerra.

Il lungometraggio vinse due premi al Festival di Cannes e un Oscar nel 1951 come miglior film straniero (era stato prodotto da Francia e Italia) grazie anche alla splendida interpretazione di Jean Gabin, attore tra i più rappresentativi della storia del cinema francese.

Nel film, si narra la storia di un marinaio (Gabin) che a Marsiglia uccide la propria amante, e giunge a Genova - ancora piena di macerie dopo la fine della seconda guerra mondiale - su una nave. Qui, per togliersi un dente che gli duole in modo insopportabile, scende a terra e incontra una bambina che lo porta prima dal dentista, e poi nella trattoria in cui lavora sua madre, una donna tormentata dall'ex marito francese violento. Tra i due scocca la scintilla, e lei lo accoglie nella propria abitazione, un antico convento vicino alle mura di Malapaga (da qui il titolo del film in italiano) dove si raccoglie la povera gente sconvolta dalla guerra. Ma il passato dell'uomo torna a fare visita...

Chi non vuole spoiler non legga oltre, ma il finale chiaramente non può essere lieto: il marinaio viene infatti riconosciuto e arrestato per l'omicidio della sua amante mentre si trova in compagnia della sua nuova dolce metà. La scena, celebre, è stata girata proprio a Genova, in particolare sulla scalinata di San Silvestro, quella che oggi porta dallo stradone Sant'Agostino alla facoltà di Architettura.

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