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Giornata mondiale della pizza: 9 locali da provare a Genova secondo Gambero Rosso 

Il 17 gennaio è la festa del protettore dei pizzaioli e fornai Sant’Antonio Abate. Per l’occasione vi riportiamo un elenco delle migliori pizzerie sul territorio genovese 

Pizza. Cinque lettere che evocano una quantità di emozioni indescrivibili. Ricetta amata in tutto il mondo, invidiata e rivisitata ovunque, la pizza italiana merita di avere una giornata a lei dedicata. È stata scelta come Giornata mondiale della pizza il 17 gennaio, data in cui si celebra la festa di Sant’Antonio Abate, protettore dei pizzaioli e dei fornai. Non si può tralasciare il fatto che dal 5 febbraio 2010 l’amata pizza è stata riconosciuta dall’Unione Europa come Specialità tradizionale garantita e dal 2017 "l’arte del pizzaiuolo napoletano", di cui la pizza napoletana è il prodotto tangibile, è stata dichiarata patrimonio immateriale dell’umanità dall’Unesco.

Per l’occasione abbiamo deciso di riportare la classifica che Gambero Rosso aveva stilato a maggio 2022 per le migliori pizzerie di Genova. Ci permettiamo in fondo all’articolo di aggiungere anche qualche nostro suggerimento.

  • Pizzeria Del Ponte ad Albero in via Pisa o in via Oreste De Gaspari. La sua sede è a Recco dal 1998, ma anche nei suoi due locali genovesi non mancano la focaccia al formaggio e la pizza, preparata con diversi tipi di impasto. Oltre all’opzione senza glutine, anche l’impasto con mix di cereali, di frumento integrale o con farine biologiche. Tra le pizze suggerite dalla celebre guida ci sono la Wakanaiz, con pomodoro, mozzarella, gorgonzola, cipolle, aglio, peperoncino, olio, origano e basilico oppure la Cime di Rapa, con pomodoro, mozzarella, salsiccia, cime di rapa, olio e origano.
  • Franz & Co in via Struppa. Locale rustico e informale, propone diverse tipologie di farinata, focaccia al formaggio e pizza. Quest’ultima, con impasto sottile e fragrante, è ben condita con ingredienti di stagione. Da provare la Luxuria con stracchino, brie, funghi, champignon freschi, speck a fine cottura.
  • Panificio Mario in via San Vincenzo. La pizza non è soltanto quella tonda che si gusta a tavola nel piatto. È anche quella al taglio, soffice e farcita, preparata da forni storici come Mario. La classica è con stracchino e pomodoro, ma si possono provare le varianti con il prosciutto cotto, i wurstel oppure il pesto. 
  • Osteria della Piazza in piazza Colombo. A pochi passi dal Panificio Mario si trova la pizza in stile napoletano dell’Osteria in Piazza. Lunga lievitazione e farine di qualità danno luogo a un impasto leggero, condito poi da ingredienti genuini. Gambero Rosso suggerisce di assaggiare E’ mazzate con pomodoro, mozzarella, salsiccia, salame piccante e cipolla, oltre alle classiche Margherita e Marinara. 
  • Al Pisacane in via Pisacane o in via Calatafimi. Se si ama invece la pizza sottile, anzi sottilissima, vero punto di riferimento a Genova è la pizzeria Al Pisacane, che offre una vasta quantità di ingredienti adagiati su impasti a lunga lievitazione che non riescono a stare entro i bordi dei piatti. Tra le specialità, la guida indica la Parmigiana con pomodoro, mozzarella, melanzane e parmigiano e la Superuovo con mozzarella, pancetta di Cinta Senese, asparagi, Parmigiano Reggiano e uova. 
  • Piuma in via Tabarca, a Sturla. Altra pizza sottile, leggera è croccante è quella del pizzaiolo Alessandro Alessandri di Piuma, che con ingredienti freschi e di stagione crea pizze diverse dal solito. Vale la pena assaggiare la Sardenaira con pomodoro stufato, cipolle, alloro, spicchio d’aglio, acciughe, taggiasche e origano. 
  • Pulcinella in via V Maggio. Sempre a Sturla, sul mare, c’è un locale che prende il nome dalla maschera simbolo di Napoli e che prepara ogni giorno la pizza in pieno stile napoletano. Ci sono le vere Margherita e Marinara, ma sono da provare anche la Norma con pomodoro, mozzarella, ricotta infornata e basilico o la Super Pulcinella, con pesto di pistacchio di Bronte, stracchino, mozzarella, mortadella e granella di pistacchio. 
  • Savô in via al Ponte Calvi. Se quella che si sta cercando è una pizza più ricercata e gourmet, il posto giusto da provare, anche se con prezzi più alti del solito, è Savô nei vicoli. La prima cosa da scegliere è il tipo di impasto: croccante fuori e soffice dentro, basso e croccante con farina integrale oppure “Nuvola”, alto e soffice. Il Gambero segnala la Puglia in verde, creata con un impasto di farine integrali macinate a pietra con estratto di cima di rapa. Noi citiamo anche la Santa Monica, con mozzarella, gambero rosso, crescione, burrata DOP al pistacchio, citronette e spolverata d’arancia e la Ka’la’brja con pomodoro, mozzarella, salsiccia dolce, burrata DOP, insalata croccante e fili di peperoncino di Cayenna. 
  • Totò e Peppino in via Archimede. A pochi passi dalla principale stazione della città, Brignole, si trova una tipica pizzeria napoletana che prepara la vera Margherita, la Marinara e la Vera Napoli con pomodoro, aglio, acciughe e origano, ma anche la Totò e Peppino con pomodoro, mozzarella, champignon, salsiccia, pepe e peperoncino e la pizza fritta Sophia Loren, con ricotta, pomodoro, provola affumicata e pepe. 

Noi però vi consigliamo anche:

Pizzeria Funicolare in corso Magenta. Un locale intimo, composto da più stanze comunicanti, che prepara pizze di ogni tipo, la tipica farinata di ceci e focaccia al formaggio, con prodotti di qualità e a prezzi contenuti. Tra le nostre preferite la Campagnola con pomodoro, mozzarella, melanzane, pancetta croccante, mozzarella di Bufala, pomodorini e basilico e la Gavino, con pomodoro, mozzarella, pancetta croccante e carciofi.

La pizza di Egizio in via Bolzano a Quinto. Il passaparola per questa pizzeria è corso veloce tra gli amanti dell’impasto sottile, frutto di una lievitazione lenta e naturale. izza sottilissima, senza olio né sale e con ingredienti gourmet e se possibili biologici. Tra Le Stagionali ci sono la Roby con pomodoro stracchino, olive taggiasche e carciofi crudi e la Campagnola con funghi porcini freschi nostrani, tra le tradizionali la Vez (dedicata all’influencer Luca Vezil, che prima faceva qui il portapizze) con mozzarella e bresaola, rucola, mosto di taggiasca e mandorle tostate a pezzi, oppure la Ceccio con crema di pesto, mozzarella di bufala, pomodorini confit e pinoli tostati. 

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