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Costume e società

Giornata internazionale dell'educazione: giovani sempre più vittime della povertà educativa

Helpcode, associazione genovese, durante tutto il periodo della pandemia ha portato in circa 120 classi laboratori multidisciplinari di lettura, educazione alimentare, sostenibilità ambientale, educazione civica e molto altro, al fine di limitare l’isolamento e aumentare la socializzazione dei ragazzi

Il 24 gennaio si celebra in tutto il mondo la Giornata Internazionale dell’Educazione, una ricorrenza istituita dalle Nazioni Unite nel 2018 con l’obiettivo di riaffermare il ruolo fondamentale di un’istruzione di qualità, inclusiva ed equa in tutto il mondo.

Nel 2022 la giornata coincide con una situazione scolastica drammatica a causa dell'impennata della nuova ondata pandemica, che ogni giorno colpisce alunni, genitori, docenti e personale scolastico. Oltre all’impatto sulla salute, i due anni di pandemia hanno avuto importanti ripercussioni anche sulla condizione economica e sociale delle persone, incidendo principalmente sui giovani e sulle famiglie. "Negli ultimi anni, il tema dell’infanzia a rischio è tornato d’attualità anche in Italia, esacerbato ulteriormente dalla pandemia che ha colpito il paese – spiega Alessandro Bartoletti, responsabile progetti Italia di Helpcode, organizzazione genovese non profit attiva dal 1988 per i diritti dei bambini in Italia e nel mondo – Dati dell’osservatorio Open Polis rivelano che il tasso di povertà negli under 18 è raddoppiato tra 2011 e 2013, arrivando al 9,9%. Da lì ha continuato a salire, fino a collocarsi tra il 12 e il 13%, per poi flettere all'11,4% nel 2019. Oggi torna a salire, e segna il suo record nella serie storica iniziata nel 2005. Alla povertà delle famiglie si legano problemi enormi per bambini e minori quali abbandono scolastico, devianza e malnutrizione".

È proprio in occasione della Giornata Internazionale dell’Educazione che Helpcode Italia riflette sul tema della povertà educativa, fa un bilancio delle attività portate nelle scuole negli ultimi due anni e rinnova il suo impegno a supporto dei ragazzi, delle famiglie, degli istituti e del personale scolastico. L’organizzazione con sede a Genova e attiva in Italia e nel mondo per i diritti dei bambini, durante tutto il periodo della pandemia, dal 2020 a oggi, ha portato in circa 120 classi genovesi e di altre città italiane (tra cui Bologna, Siena, Milano, Mestre, Brindisi e Cosenza) laboratori multidisciplinari di lettura, coding, educazione alimentare, sostenibilità ambientale, educazione civica e molto altro, coinvolgendo un totale di oltre 2600 studenti, al fine di limitare l’isolamento e aumentare la socializzazione dei ragazzi, oltre a stimolarne il pensiero e l’immaginazione in un periodo storico più che mai difficile per la loro crescita.

"Le nostre attività nelle scuole sono attive da molti anni, ben prima che la pandemia entrasse nelle nostre vite – prosegue Bartoletti – Negli ultimi due anni, però, hanno potenziato le loro caratteristiche e si sono adattati alla situazione, diventando per gli studenti un vero punto di ritrovo con i compagni, soprattutto durante il periodo della chiusura scolastica. I nostri interventi in Italia mirano quindi a contrastare la povertà educativa intesa in ogni sua forma, offrendo a bambini e ragazzi opportunità educative innovative e coinvolgenti, lavorando sempre in sinergia con scuole, famiglie e istituzioni. Nostri filoni di intervento privilegiati sono l’educazione inclusiva, l’alfabetizzazione digitale – oggi più che mai importante – le tematiche ambientali e la promozione di stili di vita sani, declinati nelle nostre attività progettuali e dedicati al sostegno delle fasce più deboli, ma non solo. In questo momento drammatico, in cui gli studenti rischiano di perdere spazi di socializzazione e interazione con i coetanei oltre a momenti preziosi per il proprio percorso educativo, siamo convinti che solo attraverso un’educazione di qualità e al passo coi tempi si possa uscire dalla crisi che stiamo vivendo ed offrire ai nostri figli un futuro migliore".

In un momento in cui si registra il record di contagi tra i più piccoli e le scuole sono svuotate dalle quarantene, Helpcode è attiva in diverse scuole genovesi con laboratori in presenza e online in orario scolastico ed extracurricolare di educazione alimentare e supporto tecnologico agli over 70, mentre a Brindisi si sono da poco conclusi i laboratori in collaborazione con Enel su coding, diritti dei bambini e sostenibilità ambientale. "L’effetto della nuova ondata di contagi si sta facendo sentire molto in tutte le scuole in cui operiamo, con numerose assenze sia tra gli alunni che tra i docenti – spiega Elena Varoli, responsabile attività educative di Helpcode – Il rischio è quello di far venire meno la possibilità per i ragazzi di avere garantiti percorsi ed esperienze educative al di là delle materie curricolari. I nostri laboratori funzionano anche virtualmente, modalità che abbiamo potuto testare e potenziare durante i lunghi mesi di didattica a distanza, ma con tutte le limitazioni alla socializzazione e interazione tra gli studenti che essa comporta". 

La pandemia e i mesi di didattica a distanza hanno incrementato tra gli studenti fenomeni come dispersione scolastica, difficoltà di apprendimento, scarsa concentrazione, disorientamento e lacune nel programma scolastico, oltre a stanchezza, demotivazione e disagi nelle relazioni umane. Tutti elementi cruciali per la crescita e lo sviluppo dei giovani. "Negli ultimi due anni, anche noi abbiamo potuto toccare con mano l’insofferenza dei ragazzi per la DaD e per quest’incertezza che la situazione pandemica porta con sé – prosegue Elena Varoli – Crediamo che la massima priorità oggi sia quella di garantire a ragazze e ragazzi che le esperienze educative iniziate non siano nuovamente interrotte e messe in stand-by, perché la loro crescita non può essere messa in pausa". 

Helpcode è un’organizzazione non profit genovese attiva dal 1988 che lavora, in Italia e nel mondo, per garantire a ogni bambino e bambina la protezione di una famiglia, una scuola di qualità e una comunità in cui crescere e sviluppare le proprie potenzialità. È presente con sedi e progetti non solo in Italia, ma anche in Svizzera, Libia, Tunisia, Mozambico, Repubblica Democratica del Congo, Cambogia, Yemen e Nepal. Oltre a essersi aperta a nuovi Paesi e progetti, si è contraddistinta negli anni per la concretezza e l’utilizzo di tecnologie innovative al servizio dei propri progetti.  

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