Curiosità su Genova: la volta in cui Escher passò per piazza delle Erbe
L'artista in soggiorno a Genova disegnò Porta Soprana e una crosa genovese, identificata come salita del Prione
È stata inaugurata a settembre a Palazzo Ducale la mostra dedicata a Escher, uno degli artisti più amati a livello globale e i cui 'mondi impossibili' sono entrati nell'immaginario collettivo, rendendolo una vera icona del mondo dell'arte moderrna.
Ma l'esposizione a Genova (che rimarrà al Ducale fino a febbraio 2022) non è l'unico legame dell'artista, vissuto tra il 1898 e il 1972, con la Superba: Escher infatti visitò la nostra città e pernottò in zona piazza delle Erbe durante un suo soggiorno nel 1922. A quell'epoca, come racconta Giampiero Orselli in "Genova, strade misteriose" (Ligurpress, 2020) l'artista lasciò la scuola e decise di intraprendere un viaggio di formazione in particolare in Italia e in Spagna.
Mentre si parla molto dei suoi soggiorni italiani in Toscana e sulla costiera Amalfitana, è poco menzionata la sua permanenza a Genova: eppure ci sono due disegni che provano che l'artista rimase nella Superba per più giorni, amandola. Chi più di lui, infatti, artista delle prospettive impossibili e dei labirinti, poteva amare i vicoli del centro storico di Genova? Escher disegnò Porta Soprana e una crosa genovese, identificata come salita del Prione. Ma c'è chi dice che rimase affascinato anche dagli stretti caruggi di Genova che gli furono, più di una volta, di ispirazione.