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Costume e società

Dialetto curioso: cosa sono le "fregogge chéite da-a toa"?

È un vecchio modo di dire che indica quei discorsi riservati che vengono ascoltati e riportati ingenuamente, a frammenti, da terzi: briciole cadute dal tavolo

Capita a volte di perdersi in discorsi "riservati" insieme a una persona, magari a tavola o in altre situazioni conviviali, insieme ad altri che indirettamente ascoltano. E che poi, un grande classico, vanno a riferire frammenti sparsi di queste conversazioni riservate ai quattro venti. Spesso, tra l'altro, capendo male e riportando male i concetti, come nel tradizionale gioco del "telefono senza fili".

È il gossip, bellezza, e anche le calunnie e le maldicenze spesso nascono così, da un frammento di discorso carpito indirettamente e riferito di bocca in bocca.

In genovese c'è un modo di dire che indica bene questi frammenti: sono "fregogge chéite da-a toa", briciole cadute dalla tovaglia. E raccolte in ordine sparso da qualcuno.

Lo spiega bene anche Giovanni Casaccia, autore del "Dizionario Genovese-Italiano" scritto nel 1876, chiarmente con il linguaggio e i riferimenti culturali della sua epoca: «Dicesi comunemente da noi di quei discorsi che, fatti in confidenza tra capi di famiglia o simili, ma imprudentemente alla presenza di ragazzi o della servitù, vengono spesse volte riferiti ingenuamente da questi ultimi».

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