I falsi amici del dialetto genovese: cosa vuol dire 'forchetta'
Niente a che vedere con posate o tavole imbandite
Il dialetto genovese, come tutte le lingue , ha diversi "falsi amici", ovvero parole che - pur presentando una notevole somiglianza o condividendo le radici con altri termini - hanno però significati divergenti. Ne abbiamo già parlato, e ora è il turno di un'altra parola che può essere facilmente confusa.
La parola in questione è "forchetta": sembra facile intuirne il significato, ma occorre prestare attenzione perché in realtà non indica la posata con cui si mangia. Il termine in dialetto genovese sta a intendere infatti la forcina per capelli, accessorio ben conosciuto da chiunque abbia una chioma da tenere in ordine.
In passato c'era però anche un modo di dire - sempre in dialetto - associato alle forcine per capelli, di origine ignota. Quando infatti a una ragazza cadeva una forcina dall'acconciatura, si usava dire "o teu galante va a piscià", letteralmente "il tuo fidanzato va a urinare". Non è dato sapere, però, il motivo.