Dialetto curioso: cosa vuol dire "ese into pròu de oche"?
Giovanni Casaccia, autore del "Dizionario Genovese-Italiano", scritto nell'800, dice che questo modo di dire indica «essere nella mente di Dio. Modo scherzeovle che vale non essere ancora nato». Dunque una persona non ancora venuta al mondo, o anche molto ingenua
C'è un modo di dire in genovese che significa non essere ancora venuto al mondo, e allo stesso tempo è sinonimo di grande ingenuità.
Come spiega Franco Bampi in "Modi di dire genovesi", l'espressione è "ese ancon into pròu de oche", essere ancora nel prato delle oche.
Ma perchè? Giovanni Casaccia, autore del "Dizionario Genovese-Italiano", scritto nell'800, dice che questo modo di dire indica «essere nella mente di Dio. Modo scherzeovle che vale non essere ancora nato».
E se dunque è vero che nel prato delle oche, secondo questo modo di dire, stanno i bambini non ancora venuti al mondo, è anche un'espressione che indica una persona molto ingenua, come appunto un bimbo.