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Costume e società

Il canestrello di Carloforte, una specialità arrivata dalla Liguria: storia e curiosità

Il dolce, partito dalla Liguria, ha fatto il giro del Mediterraneo

Quando in Liguria parliamo di canestrelli (vedi ricetta), parliamo di una delle eccellenze tipiche in materia di dolci. 

Famosi in tutta la regione, i canestrelli della tradizione sono quelli che arrivano da Torriglia, tanto che sono stati riconosciuti a livello nazionale come "Prodotto Agroalimentare Tradizionale Italiano".

Ma esistono tanti tipi di canestrelli, che sono biscotti diffusi in tutta Italia, con forme e ingredienti anche molto diversi da regione a regione. Perché chiamarli tutti canestrelli, allora? Probabilmente perché venivano messi a raffreddare in un canestro (cesto di paglia) dopo la cottura.

Ad ogni modo, chi conosce la storia dei liguri, conosce anche l'epopea del popolo tabarchino: una lunga storia iniziata nel '500 con la migrazione di circa 300 famiglie genovesi sull'isola di Tabarca per trovare nuovi banchi di corallo da pescare. Per due secoli i coloni pegliesi prosperarono a Tabarca, dopodiché le incursioni dei pirati, la diminuzione del corallo e l'eccesso di popolazione portarono a un calo dei profitti.

Nel 1737 fu chiesto al re di Sardegna, Carlo Emanuele III, di permettere l'insediamento di alcune centinaia di tabarchini nelle isole adiacenti alla Sardegna, non ancora abitate. Fu così che venne colonizzata - da circa 500 persone - l'isola di San Pietro con la fondazione della città di Carloforte.

E qui, i liguri portarono molto probabilmente con loro anche la tradizione dei tipici biscotti, che, con qualche modifica (principalmente la glassa) sono diventati i canestrelli tabarchini, o di Carloforte.

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