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Giovedì, 18 Aprile 2024
Costume e società

Perché si dice "buio pesto"? Le diverse ipotesi

"Buio pesto" è un modo di dire che usiamo tutti i giorni e che i genovesi subito legheranno al loro amato oro verde (c'è anche l'omonima band dialettale). Ma non è questa la giusta etimologia del termine

Usiamo spesso questa espressione per indicare notte fonda, conosciamo l’omonima band ligure, canticchiamo la strofa di Calcutta “Fuori è notte, mangio il buio col pesto”, ma chi di noi sa davvero da dove deriva “buio pesto”? Sono presenti, soprattutto su internet, diverse ipotesi al riguardo. Vediamo insieme le più plausibili, anche se per i genovesi sarà una delusione scoprire che il famoso condimento verde in realtà non c'entra nulla.

C’è chi dice che la frase idiomatica sia legata ad “avere gli occhi pesti”, violacei per una botta, nel senso di non riuscire a vedere nulla, perché impossibilitati ad alzare le palpebre. Oltre a questo, si può aggiungere l’osservazione che gli occhi pesti sono neri, perché coperti da lividi. Si può legare il modo di dire anche al termine “peste nera”, sempre correlata al nero dei bubboni che la malattia procurava. Oppure a “nero come la pece”, che si accosta all’espressione inglese con cui si traduce “buio pesto”, ovvero “pitch black” (pece nera). In generale, si può ricondurre l’espressione linguistica al verbo “pestare”, ovvero ammaccare, picchiare, fino a provocare lividi oppure affettare, sbriciolare.

Ma, per arrivare ad ipotesi più accreditate, vediamo cosa riporta l’Enciclopedia Treccani:

L'espressione buio pesto viene usata per indicare l'assoluta mancanza di luce, e quindi l'impossibilità di vedere qualcosa. In questo caso la parola pesto non indica il condimento a base di basilico ma è un aggettivo che ha significato di “totale” o “assoluto”, da cui deriva buio assoluto.

E cosa invece dice il Grande dizionario della lingua italiana:

-buio pesto, buio che s * affetta: molto profondo, senza un barlume di luce. tocci, 1-70: non è egli questo un buio che s'affetterebbe? De Amicis, i-108: era una notte senza luna e senza stelle, un tempaccio umido e un buio che si tagliava a fette. Palazzeschi, 7-241: il bravo Orazio, barbiere di Siviglia volgarmente detto, giunto quella mattina a buio pesto, gli aveva raso la barba.

Questa infine la definizione che la sezione Sinonimi e contrari dell’Enciclopedia Treccani fornisce del termine “pesto”:

pesto /'pesto/ agg. [part. pass. di pestare]. - ■ agg. 1. [pestato, ridotto in frantumi o in polvere: pepe p.] ≈ battuto, macinato, tritato, trito. 2. a. [di parte del corpo, che presenta gonfiore] ≈ ammaccato, contuso, gonfio, tumefatto. b. [di occhio, che presenta gonfiore e segni violacei per percosse o estrema stanchezza: avere gli occhi p.] ≈ gonfio, livido. ↓ cerchiato. 3. (fig.) [senza la minima luce, solo nell'espressione buio p.] ≈ fitto, impenetrabile, profondo. ■ s. m. (gastron.) [mescolanza di vari ingredienti pestati insieme: p. alla genovese] ≈ battuto, trito.

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