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Costume e società

Curiosità: Genova e le antiche botteghe che vendevano carbone, patate e scope di saggina

In alcuni fondi della città vecchia erano prodotti venduti sempre insieme

Tra le memorie di un tempo, pensando alle antiche botteghe del centro di Genova, non ci si può non ricordare dei vecchi fondi - che ormai non esistono più - e che vendevano carbone, patate e scope di saggina.

Ne parla Ivaldo Castellani in "Genova in tutti i sensi" (Erga, 2021): «Per quanto mi sia sempre arrovellato - scrive l'autore - non sono mai stato in grado di trovare un denominatore comune che legasse questi tre prodotti, ma ormai non ha più importanza, mentre l'avevano i discorsi dei proprietari, vere memorie storiche raccontate da una sedia impagliata posta accanto a una grande stadera per il carbone e a una più piccola, a mano, per le patate».

Questi fondi, dall'odore di umido e dalle pareti irregolari e quasi mai bianche, erano popolati da una serie di personaggi indimenticabili: l'autore cita Pippo di salita della Misericordia, che usava i giornali per "mugugnare" e leggere i necrologi, ma specialmente per incartare le patate di Montoggio da vendere mentre parlava di ricordi e memorie storiche della città. Dalla costruzione delle case storiche alla banda che suonava all'Acquasola a inizio '900, Pippo era un vero e proprio tesoro di informazioni e aneddoti su Genova, così come tanti altri commercianti dei caruggi.

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