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Costume e società

Alla scoperta degli agrumi liguri, dal chinotto di Savona all’arancio Pernambucco

Tra profumi intensi ed origini lontane, la Liguria offre frutti che oltre ad arricchire le nostre tavole rafforzano il nostro sistema immunitario

Gli agrumi, si sa, sono imprescindibile fonte di vitamina C, sempre più necessaria al sistema immunitario se si parla di freddi mesi invernali essendo grande alleata dell’organismo contro la tipica influenza stagionale. Non è un segreto: in inverno il consumo di arance, ricche di sali minerali come potassio e magnesio, favorisce il benessere del sistema immunitario grazie all’importante apporto di vitamina C e alla protezione offerta contro radicali liberi, malattie e virus. Per fortuna il clima ligure permette alla nostra regione di collezionare diverse tipologie di agrumi, che poi vengono utilizzati in svariati modi in tutta la penisola. 

Quando si parla di agrumi, tra le tipicità della Liguria non si può tralasciare l’arancio Pernambucco, coperto da un alone leggendario. Profumato, dolce e dalla polpa succosa, questo frutto sembra arrivare dal lontanissimo stato brasiliano di Pernambuco, a partire dal quale sarebbe probabilmente stato importato durante uno degli scambi commerciali tra Genova e l'allora colonia portoghese.

Ma in Liguria non ci sono solo arance. Tra gli agrumi più amati e vissuti della nostra regione, troviamo anche il classico chinotto di Savona, uno dei Sigilli Campagna Amica - prodotti tipici, caratteristici e di qualità salvati dall’estinzione - la cui raccolta fa capo al periodo compreso tra metà settembre e fine novembre ma che, come trasformato, può essere consumato tutto l’anno. Si tratta di un agrume rinomato, tradizionalmente coltivato nel territorio compreso tra Varazze e Pietra Ligure, ma le cui origini potrebbero risalire addirittura dalla Cina: pare che intorno al XVI secolo un navigatore savonese di ritorno dall’Oriente abbia trapiantato la prima pianta di chinotto sulla costa ligure, ambiente rivelatosi fin da subito ideale per la sua coltivazione.

Non bisogna dimenticare che, oltre all’omonima bevanda, dal 1877 il chinotto di Savona divenne protagonista del primo laboratorio di canditura ligure. Sebbene ad oggi solamente un piccolo numero di pasticcerie esegua ancora questa lavorazione, il chinotto, che da fresco presenta un sapore per lo più amarognolo, può essere consumato esclusivamente candito o sotto forma di sciroppo.

“Gli agrumi della nostra Liguria sono sinonimo di qualità tutto l’anno – commentano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale – oltre che fonti di sostanze indispensabili per l’organismo. L’acquisto consapevole di prodotti del territorio, certificati Coldiretti e Campagna Amica, aiuta sia la nostra salute che lo stesso territorio e i suoi produttori, sempre pronti a portare sulle nostre tavole la qualità che da sempre contraddistingue la Liguria e la sua produzione agroalimentare”.

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