Grondona, compie 200 anni il "re" genovese dei biscotti
La storia di Grondona inizia nei primi dell'800 in Valpolcevera, con un’antica “fabbrica di arte molitoria” che già allora produceva pane e pasta. Adesso è uno dei più antichi e famosi biscottifici genovesi
Cifra tonda (e che cifra!) per il biscottificio genovese Grondona, che spegne quest'anno 200 candeline, per la gioia di grandi e piccini che sono cresciuti - e crescono ancora oggi - con i prodotti della tradizione: dai biscotti del Lagaccio ai canestrelli, passando per le gallette, il pandolce e tanto altro ancora, tutti "cavalli di battaglia" della ditta.
Ma quali sono gli esordi di uno dei più famosi e antichi biscottifici genovesi?
La storia di Grondona inizia nei primi dell'800 in Valpolcevera, con un’antica “fabbrica di arte molitoria” che già allora produceva pane e pasta.
Prosegue quando Orlando Grondona nel 1920 inizia a raccogliere le ricette di famiglia e le raccoglie nel "quadernetto delle cose buone", semplici, naturali e senza tempo. I suoi appunti di lavoro sono diventati un riferimento in azienda: tra le pagine del quaderno con la copertina nera sono custodite le ricette della tradizione confidate dalle massaie del posto, i segreti e le osservazioni sulle tecniche di impasto, di cottura e di mantenimento del lievito naturale da madre bianca.
Partendo dalle origini, il brand si è sviluppato con gli anni, scegliendo però di concentrarsi sempre sulle ricette regionali e sulle specialità della tradizione genovese.