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Bambini in ginocchio perché mancano i banchi, scoppia il caso

La denuncia del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti ha scatenato la polemica. Il dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo Castelletto ha chiesto di non strumentalizzare i bambini che "stanno disegnando sereni in libertà"

La fotografia degli alunni della Scuola Primaria Maria Mazzini di Castelletto che scrivono in ginocchio sulle sedie per la mancanza dei banchi in occasione del primo giorno di scuola dopo il lunghissimo stop a causa del coronavirus ha ormai fatto il giro dei social e dei telegiornali nazionali scatenando le reazioni del mondo politico e non solo. Botta e risposta tra il governatore della Liguria Giovanni Toti ed esponenti del Movimento 5 Stelle, con il preside dell'Istituto che ha cercato di fare chiarezza chiedendo di non strumentalizzare i bambini. 

La "bufala" di Amatrice

In un primo momento, sul web, era circolata anche la notizia che la fotografia postata da Toti potesse essere un fake e che si trattasse di un'immagine di Amatrice, ma le parole del dirigente scolastico di Castelletto hanno confermato che, invece, fosse davvero una fotografia scattata ieri (lunedì 14 settembre 2020) nella scuola genovese e che proprio coloro che avevano gridato al "fake" fossero in realtà incappati in una "bufala".

Toti: «Immagine non degna di un Paese civile»

La foto, come detto, era stata rilanciata su Facebook dal presidente della Regione Giovanni Toti che aveva attaccato il governo rivolgendosi direttamente a Lucia Azzolina, ministro dell'Istruzione: «Cara Azzolina - si legge nel post del governatore - , questi sono gli alunni di una classe genovese, che scrivono in ginocchio perché non hanno i banchi che avevate promesso. E non sarebbero gli unici purtroppo! I nostri bambini, le maestre e le famiglie non meritano questo trattamento, soprattutto dopo i sacrifici fatti in questi mesi in cui era anche un dovere morale lavorare per evitare tutto questo. Io lo trovo inaccettabile e sto già scrivendo una lettera alla Direzione scolastica per intervenire immediatamente. Un’immagine come questa non è degna di un Paese civile come l’Italia».

Il preside: «Grave strumentalizzare i bambini»

Il professor Renzo Ronconi, dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo Castelletto (di cui fa parte la scuola primaria Maria Mazzini), ha replicato con un comunicato ufficiale, spiegando: «La scuola che dirigo dal 1 settembre ha svolto un grande lavoro nei mesi estivi per organizzare la riapertura. Come molte altre scuole, ha affrontato le difficoltà di questi ultimi giorni con spirito costruttivo e collaborativo: tra queste difficoltà, i ritardi nella consegna degli arredi. I banchi, ordinati con largo anticipo, arriveranno domani pomeriggio (martedì 15 settembre per chi legge, ndr) e nel primo giorno di scuola, che è stato un giorno di festa, abbiamo solo evitato di rimettere quelli vecchi. La foto ritrae bambini che, durante un'attività didattica, stanno disegnando sereni in libertà: un’ingenuità, da parte dell'insegnante, farla girare, ma sbagliato e grave strumentalizzarla, strumentalizzando, con essa, soprattutto i bambini, in una giornata nella quale avevamo riscontrato solo grande entusiasmo e nessuna criticità. Nel mio Istituto ho trovato docenti preparati e motivati, che difendo, e bambini sorridenti e felici di tornare a scuola. Questa è l'immagine che porto nel cuore da questo primo giorno e che desidero rimanga a famiglie ed insegnanti».

Tosi (M5s): «Toti smentito dal preside»

A Toti ha replicato anche il Movimento 5 Stelle che ha accusato il presidente della Regione di strumentalizzare la fotografia e i giovani studenti: «Non ci sono davvero parole per la pochezza dimostrata oggi dal Governatore - ha dichiarato il consigliere uscente e candidato alle Regionali 2020 Fabio Tosi - , che in un giorno così delicato, festoso e a lungo atteso come la prima campanella ha strumentalizzato una foto e innescato una polemica becera. Fondata peraltro su una fake news. E sì che un giornalista dovrebbe sapere che le fonti vanno verificate». Tosi ha poi aggiunto. «Il dirigente scolastico dell’Istituto preso di mira, che ringraziamo per aver subito chiarito la vicenda, ha platealmente smentito Toti».

Botto (M5s): «Foto che ritrae momento ludico e di svago»

La senatrice del Movimento 5 Stelle Elena Botto ha poi aggiunto: «Voglio esprimere la mia solidarietà alla ministra Lucia Azzolina, che ha lavorato giorno e notte per garantire la riapertura delle scuole in sicurezza. Non solo, sono stati forniti arredi nuovi che mancavano da anni: ricordo che in molte scuole c’erano ancora i banchi con il buco per il calamaio, a cui la vecchia politica era evidentemente molto affezionata. Noi abbiamo investito 7 miliardi sulle scuole solo nel 2020, mentre i governi precedenti ne hanno sottratti negli anni almeno 8,5. È veramente triste che in un giorno di festa come quello delle aperture scolastiche il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti non rinunci alla propaganda, ma forse è l’unica cosa che sa fare. I dirigenti scolastici hanno piuttosto chiarito che quella foto ritraeva un momento ludico e di svago, che i banchi nuovi arriveranno domani e che quelli vecchi non erano stati messi di proposito, per lasciare più spazio ai festeggiamenti del primo giorno di scuola».
 
«Trasformare una serena giornata di lavoro a scuola in un attacco al Ministero è grave sia per l’uso vergognoso che si fa di un’immagine che coinvolge bambini, sia per la gravità della mistificazione - hanno infine dichiarato i parlamentari del Movimento 5 Stelle -. Evidentemente non ci sono altri argomenti validi per criticare la ministra Azzolina e la maggioranza di governo».

Toti: «Almeno 5 classi in quelle condizioni, chi mente deve dimettersi»

Non si è fatta attendere la contro-replica di Toti che, in un secondo post, ha replicato a chi lo ha accusato di aver diffuso una fake news: «Ai signori grillini e sinistri che insistono a dire che si tratta di una foto fake o creata ad arte, suggerisco di leggere le dichiarazioni del direttore scolastico che ammette e giustifica l’immagine che avete visto dicendo che era un gioco e che i ragazzi stavano disegnando. Purtroppo però non è l'unico caso e non mi pare, guardando anche le altre foto che ho, che fosse un gioco. Non siamo noi a dire che la foto è vera, è la scuola stessa che lo conferma. Comunque in certe occasioni basterebbe chiedere scusa. O bastava comprare i banchi per tempo. Abbiamo un ampio reportage di foto che non abbiamo pubblicato per non infierire. Ma se chi governa un Paese mente su questo è in grado di mentire su tutto. Sono almeno cinque classi in queste condizioni. Se i grillini si fidano e corrono ai ripari bene, se invece insistono a dire che si tratta di Amatrice (dove peraltro non mancano i problemi) ci vediamo domani. Chi sbaglia può sempre rimediare. Chi mente per coprire un errore, deve dimettersi subito. L’Italia merita di meglio».

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