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Salute

Trasporto sanitario, Cipas: «Garantire la salvaguardia dei posti di lavoro interessati»

Una sentenza ritiene necessario l'affidamento del trasporto sanitario di "non urgenza" con gara d'appalto a cui possono partecipare anche privati. La notizia ha fatto saltare sulla sedia le Pubbliche Assistenze, Misericordie e Croce Rossa che svolgono già questo servizio

Continua a far parlare la sentenza del Consiglio di Stato che ritiene necessario l'affidamento del trasporto sanitario di "non urgenza" con gara d'appalto a cui possono partecipare anche privati. La notizia aveva fatto saltare sulla sedia le Pubbliche Assistenze, Misericordie e Croce Rossa che svolgono già questo servizio, e che si sono viste a rischio. In più, la voce di un ipotetico bando che potrebbe bandire la Regione Liguria per ottemperare alla sentenza, ha innescato un braccio di ferro tra istituzioni regionali e i rappresentanti delle associazioni "storiche" (che temono di rimanere escluse) per stabilire le nuove regole da applicarsi al servizio.

Cipas: «Si assisterebbe alla morte sicura delle associazioni»

Antonio Pizzolla, presidente di Cipas (Consorzio Italiano Pubbliche Assistenze), commenta in una nota ufficiale: «Nell’ipotesi in cui non venissero modificati i termini oggi esistenti di copertura finanziaria del servizio di pronto soccorso non sufficiente alla sopravvivenza, ove il trasporto non urgente venisse affidato a terzi, si assisterebbe alla morte sicura delle associazioni che trovano la copertura degli ingenti costi di gestione di quanto a loro riconosciuto da quest’ultimo. Per poter dare la possibilità che l’evoluzione di tale tema non cada esclusivamente in capo alla cittadinanza che rischia di vedere venire meno l’affidabilità di un servizio essenziale sino ad oggi reso con competenza, professionalità e dedizione dalle Pubbliche Assistenze, Misericordie e Croce Rossa si è avviato un percorso di confronto con le autorità competenti, non dimenticando che una soluzione alternativa comprometterebbe la perdita di numerosissimi posti la voro stimati in tutto il territorio regionale in 700/800 unità». 

L'incontro in Regione Liguria

Nella giornata del 22 novembre si è tenuto presso i locali della Regione Liguria alla presenza del Governatore Toti e dell'assessore alla Sanità Sonia Viale il secondo incontro con tutte le associazioni ed enti dediti al trasporto sanitario rappresentate da Anpas, Cipas e Croce Rossa. A tale incontro hanno anche partecipato i legali delle rispettive associazione nonché quelli della Regione Liguria.

«Ciò era stato convenuto nella precedente seduta di incontro - continua Pizzolla - al fine di chiarire se e come applicare i contenuti della sentenza emessa dal Consiglio di Stato nel febbraio 2018 ed avente ad oggetto la gestione /affidamento dei trasporti sanitari non di emergenza. In tale contesto il Cipas ritiene doveroso esprimere apprezzamento per l'atteggiamento costruttivo e disponibile manifestato sia dal Governatore Toti e dall'assessore Viale, ma anche dai diversi funzionari regionali competenti per materia che hanno partecipato all'incontro i quali, seppur consapevoli della ipotizzata necessità  di dover affidare i trasporti sanitari non di emergenza secondo i criteri indicati dalla richiamata sentenza del Consiglio di Stato, hanno comunque ritenuto opportuno prendere in considerazione la possibilità di creare una apposita commissione di lavoro che valuti la necessità di rispettare quanto disposto dalla menzionata sentenza attraverso una riforma della LR 41/2006 tramite un intervento del legislatore regionale».

Due commissioni previste: «Speriamo di garantire la salvaguardia dei posti di lavoro interessati»

«Contestualmente alla creazione di tale commissione di lavoro è stato stabilito che ne verrà creata una seconda che dovrà affrontare la prospettiva che per la assegnazione/affidamento del trasporto sanitario non urgente nella Regione Liguria si debba procedere attraverso uno specifico bando di gara da cui verranno tenuti esclusi i servizi di trasporto sanitario urgente (come previsto dal Consiglio di Stato), stabilendo il percorso necessario per affrontare tale ipotesi. In tale contesto il Cipas parteciperà attivamente ad entrambe le commissioni di lavoro, sia direttamente attraverso i  propri vertici, che per il tramite dei suoi legali di fiducia, cercando di sensibilizzare le istituzioni liguri sugli interessi di tutte le  associate del Consorzio (nessuna esclusa), nella convinzione che solo attraverso un dialogo aperto e franco con le stesse istituzioni e gli altri interessati si possa garantire la tutela di secoli di storia del volontariato ligure e delle pubbliche assistenze senza compromettere un patrimonio di eccellenze nel servizio di trasporto sanitario, accantonato con la fatica e l’impegno di migliaia di persone che hanno dedicato e dedicano il loro tempo per il bene della comunità. Contestualmente Cipas si farà parte diligente nell'attivare da subito un dialogo diretto con le istituzioni regionali e con i vertici di Alisa al fine di comprendere come verrà gestito il periodo transitorio che inevitabilmente si renderà necessario nelle more del lavoro delle commissioni regionali istituende. Tale difficile percorso viene affrontato con la speranza che venga raggiunto un compromesso che possa garantire la salvaguardia del servizio, delle associazioni e dei numerosi posti di lavoro interessati».

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