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Martedì, 16 Aprile 2024
Politica Centro / Piazza Raffaele de Ferrari

I lavoratori Wind-Tre in Consiglio Regionale: la protesta contro l'esternalizzazione

Sono circa 200 i lavoratori a Genova che rischiano il posto di lavoro. Ieri il presidio a De Ferrari, oggi in Consiglio Regionale

Chiedono azioni concrete da parte della politica, i 200 lavoratori dei call center Wind-Tre di Genova che ieri si sono riuniti in un presidio di protesta in piazza De Ferrari. Questa mattina i lavoratori sono in Consiglio Regionale per rappresentare nella conferenza dei Capigruppo le loro problematiche e istanze.

Dopo l'unione tra Wind e Tre, il prossimo step prevede l'esternalizzazione dei call center, mettendo a rischio i posti di lavoro (nonostante, secondo i sindacati, tutti gli indicatori economici siano positivi e l'azienda abbia pronto un piano di investimenti di 7 miliardi). Una decisione che si fa fatica a comprendere, e i lavoratori non ci stanno: «A voi la All In, a noi un belin», «Svendita totale, 900 famiglie italiane senza più certezza di un lavoro», «No esternalizzazioni, io non cambio e resto in Wind Tre» erano solo alcuni degli striscioni esposti ieri dagli operatori.

Tra le prime reazioni del mondo politico, quelle del Movimento 5 Stelle (i consiglieri Alice Salvatore e Marco De Ferrari hanno presentato un ordine del giorno in consiglio regionale): «Siamo vicini e solidali con i lavoratori coinvolti da questa esternalizzazione. È il risultato della fusione tra Wind e Tre, con il consenso da parte del Mise e dell'Unione Europea, nonostante le forti perplessità espresse da più parti sul fronte occupazionale e sul possibile aumento dei costi per i cosumatori».

«Cedere i call center significa svilire le professionalità e gettare i dipendenti nell'incertezza del futuro lavorativo - commenta Gianni Pastorino, consigliere regionale di Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria -. I ricavi commerciali sono in costante crescita, quindi è incomprensibile il motivo per cui i lavoratori vengano penalizzati in modo così pesante. Situazione molto delicata anche considerato il precedente di Ericsson».

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