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A Tursi si vota il bilancio, ma la maggioranza non c'è (di nuovo)

Iniziano in salita i due giorni per l'approvazione del documento di programmazione economica per i prossimi tre anni: a garantire il numero legale per il voto sono stati 12 consiglieri dell'opposizione

Sono iniziati ancora una volta in salita i due giorni decisivi per l’approvazione del bilancio previsionale 2016-2018 del Comune di Genova: questa mattina in Sala Rossa per il consiglio Comunale erano presenti soltanto 19 consiglieri della maggioranza, due in meno rispetto al numero legale, che è quindi stato raggiunto soltanto grazie alla presenza di 12 componenti dell’opposizione.

Nel dettaglio, determinanti sono stati Stefano Ballerari (FdI-An), Mario Baroni (Gruppo misto eletto con il centrodestra), Guido Grillo (Forza Italia), Francesco De Benedicitis (Conservatori e riformisti), Alfonso Gioia e Paolo Repetto (Udc), Vittoria Musso (Lista Musso), Gian Piero Pastorino e Antonio Bruno (FdS), Stefano Anzalone (Progresso Ligure) e Paolo Putti e Mauro Muscarà (M5S). 

Proprio i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno aperto la seduta del consiglio affiggendo uno striscione che recitava "No Gronda, anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti", una protesta che arriva all’indomani dalla pubblicazione da parte di Autostrade dell’elenco delle case, delle aziende e dei terreni (98 unità abitative e 30 attività) da espropriare per portare a termine i lavori per il raddoppio del nodo autostradale.

I grillini hanno sventolato in Sala Rossa bandiere contro la Gronda protestando a gran voce prima di essere riportati all’ordine dal presidente del consiglio Comunale, Giorgio Guerello. La discussone, in un clima particolarmente teso, è proseguita quindi sino alle 13, quando la seduta è stata aggiornata per permettere la conferenza dei capigruppo, in attesa di capire se si arriverà oggi al voto definitivo, o se il verdetto verrà rimandato a domani. Nel caso in cui il bilancio non venisse approvato, per il Comune si profilerebbe l’ipotesi commissariamento sino alle nuove elezioni comunali, in programma nella primavera del 2017.
 

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