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Trenino di Casella 'azzoppato', Dagnino: «La ferrovia è di proprietà della Regione»

«Si è verificata una concomitanza non prevedibile di eventi. Non dimentichiamo che si tratta di materiale molto vecchio e perciò molto fragile anche se affascinante». Così l'assessore in consiglio comunale

Come di consueto, il Consiglio comunale di ieri è iniziato con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.

Stefano Balleari (Pdl) ha fatto notare che, dopo un fermo di due anni e mezzo e a neppure sei mesi dalla riapertura, il trenino di Casella è di nuovo 'azzoppato': «Amt vuole rinunciare? La Regione spende per questo servizio 2 milioni all'anno. Amt dovrebbe occuparsi della manutenzione. La buona pratica avrebbe previsto che si facesse la manutenzione ordinaria ai treni mentre si lavorava sulla struttura. Il treno è molto apprezzato: sono stati venduti molti biglietti in più. Se Amt non fa il suo dovere, si faccia una nuova gara».

Per la giunta è intervenuta l'assessore Anna Dagnino: «La ferrovia è di proprietà della Regione. Il controllo e l'eventuale indizione di nuove gare spetta all'ente. La ferrovia è molto fragile, per questioni orografiche. È stato necessario ricostruire due ponti; anche il parco locomotive è datato, risalendo agli anni Venti. Amt ha vinto, unico partecipante, la gara e ha riattivato un servizio chiuso da anni. Si è verificata una concomitanza non prevedibile di eventi. Non dimentichiamo che si tratta di materiale molto vecchio e perciò molto fragile anche se affascinante».

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