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Bagarre in consiglio comunale per la 'storiella' sugli ebrei: la minoranza abbandona l'aula

Nella conferenza dei capigruppo si è votato contro la possibilità di avere una discussione in aula e poi contro un ordine del giorno presentato per esprimere solidarietà alla comunità ebraica, stigmatizzando le parole dell'assessore Rosso

Tornano le polemiche sul caso della 'storiella' sugli ebrei raccontata in Sinagoga dall'assessore ai Servizi Sociali Lorenza Rosso. Il caso è stato affrontato in consiglio comunale ma è finita in bagarre, con l'opposizione che ha abbandonato l'aula.

"Il consiglio comunale oggi è stato privato della possibilità di discutere in aula, attraverso l’accoglimento degli articoli 54 e 55 presentati dai gruppi di minoranza, della cosiddetta storiella dal valore antisemita pronunciata dall’Assessora ai Servizi Sociali Lorenza Rosso, presente quale rappresentante del Comune di Genova alla Giornata Europea della Cultura Ebraica presso la Sinagoga" comunicano il Pd, Genova Civica, Lista Rosso Verde e M5s.

La lite ha origine nella conferenza dei capigruppo: "La maggioranza, tramite le parole espresse dalla Lista Bucci-Vince Genova, ha infatti prima votato contro la possibilità di avere una discussione in aula, e poi contro un ordine del giorno presentato per esprimere solidarietà alla comunità ebraica e stigmatizzare le gravi parole dell’assessore Rosso, nonostante le sollecitazioni arrivate dai capigruppo di minoranza, Simone D’Angelo, Ariel Dello Strologo, Filippo Bruzzone e Luca Pirondini".

Battuta sugli ebrei, Bucci e Rosso si scusano

In apertura del consiglio comunale, i consiglieri della minoranza progressista hanno voluto, tramite mozioni d’ordine, chiedere un ripensamento alla scelta della maggioranza. Ha iniziato, dopo l'appello, il capogruppo Pd Simone D'Angelo definendo l'impossibilità di discutere del punto un "atteggiamento grave".

È stata fatta richiesta dal consigliere Pirondini (M5s) di trattare in un'apposita commissione l'argomento: "Questo è stato concordato insieme agli altri capigruppo, spero che la commissione che verrà convocata non si limiterà solo ad affrrontare il caso specifico ma che possa essere un'occasione per tutto il consiglio comunale di poter allargare gli orizzonti e affrontare la tematica a 360 gradi" ha riferito il presidente del consiglio comunale. "La conferenza capigruppo però non ha raggiunto nessun accordo - ha detto poi Pirondini - la parte di maggioranza ha deciso che non si possa parlare di un tema che per voi è scomodo. Una lettera di scuse non basta, bisogna spiegare in aula cos'è successo".

Tra gli interventi in consiglio, in un clima sempre più agitato, quello dell'ex candidato sindaco della coalizione progressista Ariel Dello Strologo, già presidente della Comunità ebraica di Genova: "Il sindaco che ha garantito alla comunità ebraica che in futuro in cui non mancherà la collaborazione. Da membro della comunità e consigliere comunale dico che non basta, chiedo che mandiamo insieme un altro messaggio, cioè che il Comune ci sarà ogni volta che ci sarà un problema di antisemitismo e razzismo, che i cittadini ebrei di Genova possono stare tranquilli, che avranno sempre il Comune medaglia d'oro della Resistenza al loro fianco. Quello che ci ha fatto male è aver sentito il Comune di Genova recitare una barzelletta antisemita. Le barzellette sono state uno strumento di persecuzione sugli ebrei. I genovesi sono stati presi in giro e la cosa è finita lì, gli ebrei sono stati presi in giro e la cosa è finita molto male. Allora vogliamo essere sicuri come cittadini genovesi che il Comune sarà sempre pronto a difendere la città. Avrei voluto che affermassimo questo concetto, mi sembra incredibile che non sia così". Nell'ambito della discussione, il consigliere Pd Alberto Pandolfo ha consegnato all'assessora Rosso copia della Costituzione.

"Com’è stato ricordato da tutti, non si trattava, al di là delle richieste di dimissioni dell’assessora Rosso, avanzate da più parti, di discutere esclusivamente di questo fatto increscioso - continuano i consiglieri della minoranza - ma soprattutto della necessaria solidarietà verso la comunità ebraica, e della necessità di considerare quanto sia fondamentale che la città, attraverso il consiglio comunale, sia riconosciuta come un corpo unico che comprende tutte le comunità, tutte le donne e gli uomini senza differenza alcuna".

Al rifiuto di riprendere la discussione, i consiglieri di minoranza hanno deciso di abbandonare l’aula.

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