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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Stabilimenti balneari: nuove regole dalla prossima stagione

Approvate dalla giunta regionale le nuove linee guida per stabilimenti balneari e spiagge libere attrezzate. La prossima stagione balneare inizierà, in tutta la Liguria il primo maggio e terminerà il 30 settembre

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di GenovaToday

Genova - Con la delibera approvata dalla giunta regionale «Linee guida per l’apertura degli stabilimenti balneari e delle spiagge libere attrezzate», sono in arrivo nuove regole per la prossima stagione estiva, ma non solo.

«Nell’ottica di creare un’offerta turistica destagionalizzata – spiega Giovanni Canale, coordinatore per Oasi-Confartigianato Liguria – sono stati fissati orari di apertura per gli stabilimenti anche per la stagione invernale. La novità più importante introdotta è rappresentata dall’omologazione, per tutto il territorio regionale, degli orari e dell’attività, anche delle spiagge libere attrezzate. Questa modifica, che risponde alla richiesta delle imprese della categoria, rende omogeneo l’impianto normativo che in precedenza poteva presentare differenze da Comune a Comune dato che, proprio alle amministrazioni municipali, era demandato il compito di regolamentare l’uso del litorale».

Già dai prossimi mesi, quindi, gli operatori del settore balneare dovranno confrontarsi con regole più dettagliate. La prossima stagione balneare inizierà, in tutta la Liguria il primo maggio e terminerà il 30 settembre. «Durante la stagione balneare, dal primo giugno al 15 settembre l’allestimento dovrà essere completo, compresa la presenza del personale addetto al salvamento in postazione – commenta Canale –. Durante la stagione invernale, invece, quando l’attività sarà limitata all’elioterapia, i gestori potranno operare con modalità semplificate, dotandosi di un numero ridotto di  attrezzature e tenere aperte le attività cosiddette secondarie, come bar e ristoranti, con esclusione delle attività direttamente collegate con la balneazione, per esempio noleggio canoe, imbarcazioni, ecc. Confidiamo che questa possibilità possa contribuire a rivitalizzare l’attività “fuori stagione” e aiutare il nostro settore, il cui destino è reso incerto dalla direttiva Bolkestein».

L’orario di apertura minimo degli stabilimenti durante l’estate è stato fissato dalle 9 alle 19, mentre durante l’inverno dalle 10 alle 17, per almeno cinque giorni alla settimana. «Rimangono alcune perplessità – afferma Canale– sui tempi e sull’orario d’apertura minimo d’inverno che avremmo preferito fosse stato lasciato discrezione dei singoli operatori. Qualche dubbio anche sull’obbligo giornaliero di dare comunicazione scritta al Comune in merito alla mancata apertura dello stabilimento a causa del maltempo e mareggiate. Sarebbe stato preferibile stabilire l’obbligo di un report settimanale, che avrebbe significato un minor carico burocratico alle imprese. Tanto per rendere l’idea: tra novembre e marzo, quando le precipitazioni sono quasi quotidiane, i gestori dovranno affrettarsi a dare comunicazione scritta, il giorno stesso dell’evento meteorologico-marino avverso, altrimenti potrebbero incorrere in sanzioni amministrative».

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