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«Tre consiglieri regionali costano quanto tutti i gruppi del Comune»

Il capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Tursi Simone Farello nega l'esistenza di tensioni nella maggioranza in Comune. Piuttosto richiama l'amministrazione sull'urgenza di alcune scelte inderogabili per la città. Poi la stoccata

Genova - Prima ancora che scoppiasse lo scandalo spese pazze in Regione, l'amministrazione Doria aveva dato un giro di vite ai costi di Palazzo Tursi. Dalla decisione di tagliare auto blu e caffé per gli assessori in occasione delle riunioni della giunta all'obbligo di presenza durante le sedute per poter beneficiare del gettone che dà diritto al rimborso.

A luglio 2012 la  notizia del crescente gradimento da parte dei cittadini nei confronti del nuovo sindaco. Da allora diverse decisioni elogiate dalla maggioranza, come la gestione della vertenza Amt, compreso l'aumento del biglietto integrato. Se l'assessorre regionale Vesco punta il dito su Tursi per i rincari, da via Garibaldi respingono al mittente le accuse.

Ma poi tornano a galla, come periodicamente capita, questioni aperte, che non sempre mettono daccordo tutti. Simone Farello, capogruppo del Partito Democratico a Palazzo Tursi, ha recentemente chiesto un chiarimento al sindaco sull'ipotesi dell'ospedale di Ponente agli Erzelli, ribadendo la necessità di concludere prima l'analisi del sito di villa Bombrini.

Ora Farello chiede alla giunta un'accellerata su quelli che ritiene i problemi più urgenti per la città come il lavoro, la questione delle aziende partecipate e l'osservazione del piano urbanistico comunale. Senza sottovalutare l'importanza di ridurre i costi della politica, il capogruppo del Pd ricorda come tutti i gruppi consiliari comunali costino quanto tre consiglieri regionali.

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