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Giovedì, 18 Aprile 2024
Politica Sestri Ponente / Via Hermada

Sestri Ponente, D'Angelo (Pd): "Vedremo non uno ma ben due supermercati"

Sotto il profilo urbanistico la proposta pervenuta risulta conforme, ma il consigliere comunale del Pd attacca: "Vogliamo una risposta politica, non tecnica"

Non smette di far parlare il caso di Esselunga a Sestri Ponente: questa volta l'argomento arriva in consiglio comunale portato da Simone D'Angelo, Pd, che cita una delibera di giunta datata 29 settembre, che approva il Puo finalizzato all'inserimento di una grande superficie di vendita nell'area ex Cognetex, in via Hermada. D'Angelo chiede se sia una scelta opportuna considerato che nella stessa area il Puc prevede un altro supermercato di 2500 metri quadri che si andrà a sommare alla nuova struttura "con evidenti conseguenze verso gli esercizi commerciali già presenti".

"A Sestri - spiega il consigliere - dunque non vedremo solo un supermercato, quello che attualmente la giunta sta portando avanti ma, Puc alla mano, ne vedremo ben due, in totale seimila metri quadri di spazi commerciali da inserire in un tessuto come quello di Sestri, vivo, che forse non aveva bisogno di questo ennesimo inserimento di grandi superfici di vendita. Chiedo in merito all’opportunità della scelta nonostante diversi fattori tra cui: nella medesima area il Puc preveda un’altra grande superficie di vendita (2.500 metri quadri) che si andrà a sommare alla sopraccitata nuova struttura, con evidenti conseguenze verso gli esercizi commerciali già presenti; nel medesimo distretto urbanistico la città metropolitana di Genova ha in progetto di realizzare il più grande complesso scolastico genovese, con le ovvie e relative problematiche di traffico e ambientali; nel Puc fosse limitata agli esercizi di vicinato (250 metri quadri) la presenza commerciale nell'area di proprietà Esselunga s.p.a. e fosse limitato il commerciale al 30% dell'edificato, poi corretto da sentenza del Tar eliminando il vincolo dimensionale (250 metri quadri), riportando il testo alla norma generale che nelle aree confinanti resta sempre 1500 mq, ma senza eliminare la prescrizione di complementarità del 30% per la quale sarebbe servita apposita variante, con relativo percorso di approvazione".

E ancora: "Mi lascia perplesso il contesto, in totale assenza di un piano sul commercio in questa città. Ci sono domande che vogliamo porre sulla compatibilità di questeo operazioni, rispetto alle altre realtà commerciali e rispetto alla costruzione di un grande complesso scolastico in zona. E poi voglio capire bene perché l'Aula Rossa per l'ennesima volta viene completamente esautorata dalla possibilità di poterne discutere, escludendo il consiglio comunale da queste scelte strategiche".

Ha risposto l'assessore all'Urbanistica Mario Mascia, spiegando che la delibera ha adottato lo strumento urbanistico dopo una sentenza del Tar del 2016 e del Consiglio di Stato del 2018 che di fatto ha accolto il ricorso di una società immobiliare annullando le previsioni del Puc. A seguito di questo fatto, "sotto il profilo urbanistico la proposta pervenuta risulta conforme". Il vigente Puc prevede che nell’area ex Esaote l’insediamento di una struttura commerciale di 2.500 metri quadri a fronte del trasferimento delle attività produttive di Esaote nel parco degli Erzelli. Al momento, su istanza della società proprietaria delle aree è in corso di revisione il Puo presentato nel 2018 al fine di modificare in maniera significativa il mix funzionale che era stato previsto che sarà maggiormente orientato verso la funzione caratterizzante il comparto e composta da terziario avanzato. È stato recentemente autorizzato un progetto di recupero dell’edificio esistente su via Siffredi di un’azienda di presidi sanitari. Qualora venga richiesta l’attivazione di ulteriore superficie commerciale, la stessa dovrà essere preliminarmente verificata. 

"Aprire un supermercato certo non è un reato in un Paese libero - ha replicato D'Angelo ma quello che resta è il dubbio sull'operazione. Conferma che c'è la possibilità che vengano inseriti due supermarket per una superficie totale di seimila metri quadri. Sulle domande rispetto a una visione complessiva dell'impatto sulla popolazione e i negozi non ho avuto risposta. Per quanto ci riguarda siamo convinti che, sentenze alla mano, il percorso di una variante sarebbe dovuto passare da quest'aula. Questa mancanza è per noi grave, insieme alle risposte tecniche mancano quelle politiche. Certo, i supermercati saranno pieni di prodotti locali come dice il sindaco ma temo che non ci saranno più i commercianti locali, schiacciati dalla concorrenza".

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