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Salone Nautico, l'appello di Tursi: «Il governo ci aiuti»

Nell'anno dell'Expo 2015, la kermesse richia di perdere i finzanziamenti statali. Il Comune: «L'Esecutivo riconosca questa realtà e la sostenga»

A poche ore dalla notizia che il governo non finanzierà il prossimo Salone Nautico per “mancanza di progetti”, arriva la replica da parte del Comune di Genova, che in una nota ha annunciato l’intenzione di organizzare un incontro con il viceministro allo Sviluppo economico per «chiarire le intenzioni del governo».

«Il Salone Nautico di Genova riveste un ruolo importante per la nautica e l’economia nazionale, è sempre stato la vetrina di un comparto fondamentale del made in Italy. In questo momento di grave crisi del settore è ancor più necessario che il governo nazionale riconosca questa realtà e la sostenga», sottolineano da Tursi, dove ieri è arrivata appunto la notizia che il Salone non è tra i destinatari dei fondi messi a disposizione dall’esecutivo per manifestazioni fieristiche tra il 2015 e il 2016.

«Le difficoltà del settore e quelle che si sono manifestate nell’organizzazione di categoria non devono costituire motivo né pretesto per negare un appoggio, anche finanziario», prosegue il Comune, che si è detto intenzionato a chiedere un incontro con il viceministro Carlo Galenda per tornare sull’incontro avvenuto tra lui e i vertici di Ucina, incaricati di presentare un progetto per l’edizione 2015 del Salone.

«Il Comune di Genova è concretamente impegnato a favorire la riqualificazione e il rilancio del Salone, valorizzando la città anche quale polo della nautica nell’anno dell’Expo di Milano», concludono da Tursi.

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