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Politica Sestri Ponente

Ribaltamento a mare, la Rsu lascia la commissione in Comune: "Noi invitati, ma gli amministratori locali erano assenti"

"Siamo pertanto estremamente perplessi per la assenza alla discussione, degli amministratori locali che dovevano, a nostro avviso, essere presenti ai massimi livelli. A seguito di ciò si è aperta una diatriba tra i commissari presenti a cui, noi, non abbiamo voluto partecipare. Pertanto ci siamo alzati e siamo andati via, lasciando, 'la politica' (sic) a discutere" spiega la Rsu

Polemiche sul fronte del ribaltamento a mare Fincantieri di Sestri Ponente: nella giornata di venerdì 28 ottobre la Rsu Fincantieri Sestri Ponente è stata invitata dalla commissione sviluppo economico del Comune di Genova, a partecipare, come audita, a una discussione sul tema del ribaltamento. Ma ha lasciato l'aula poichè non erano presenti né sindaco né gli assessori competenti.

"Riteniamo, questa opera - spiega la Rsu in una nota - fondamentale per lo sviluppo dell’industria navale a Genova che potrà, come già in questi anni, poter assicurare lavoro e salari a migliaia di lavoratori e alle loro famiglie. Occorre pertanto proseguire senza intoppi, in tempi celeri e senza interferire con l’attività di costruzione delle navi dato l’importante carico di lavoro attuale, i lavori previsti e che, per una parte importante compresi i lavori di messa in sicurezza dei rivi che attraversano Sestri Ponente, sono affidati al Comune di Genova".

"Siamo pertanto estremamente perplessi per la assenza alla discussione, degli amministratori locali che dovevano, a nostro avviso, essere presenti ai massimi livelli. A seguito di ciò si è aperta una diatriba tra i commissari presenti a cui, noi, non abbiamo voluto partecipare. Pertanto ci siamo alzati e siamo andati via, lasciando, 'la politica' (sic) a discutere".

Sul caso hanno attaccato anche le opposizioni in consiglio comunale: "La seduta di questa mattina della commissione è stata di fatto vanificata dall’assenza degli Assessori competenti, dopo che l’Assessore Mario Mascia ha dovuto, come già annunciato all’inizio, lasciare i lavori per un impegno istituzionale - dicono in una nota Pd, Genova Civica, lista Rossoverde e M5s -. Dopo numerose richieste da parte dei gruppi di minoranza di avere la presenza in aula del sindaco Bucci, o del vicesindaco Piciocchi o di altri assessori competenti per materia, e un vivace scambio di opinioni sul regolamento con il Presidente della Commissione VI e i consiglieri di maggioranza (durante il quale va segnalato un atteggiamento irrispettoso e arrogante nei confronti di Filippo Bruzzone, Capogruppo della Lista Rossoverde), è stato annunciato l’arrivo in aula dell’assessora Marta Brusoni, che alle perplessità sulla sua competenza in materia così come prescrive il regolamento del Consiglio comunale, ha informato l’aula di essere professionalmente legata proprio al mondo dell’azienda di cui si stava discutendo, essendosi 'prestata per passione alla politica'. La minoranza progressista ha pertanto espresso la oggettiva necessità di rinviare il prosieguo della Commissione in quanto non c’era alcuna possibilità di avere un’interlocuzione dalla Giunta rispetto alle questioni di merito (interferenze con impianti industriali, viabilità, ferrovie, sottoservizi), decidendo di lasciare l’aula vista l’intenzione manifestata dalla maggioranza di proseguire comunque. La stessa decisione è stata assunta dai rappresentanti del mondo sindacale presenti. Riteniamo inaccettabile e offensivo l’atteggiamento del sindaco e della giunta che ancora una volta, di fronte agli snodi fondamentali dello sviluppo della città, cerca di sminuire, o peggio dimenticare, la necessità di essere presenti in aula di fronte ai consiglieri, mortificando di fatto il valore e l’importanza del consiglio comunale, precludendo ogni possibilità di discussione e approfondimento su un progetto talmente importante da costituire uno degli elementi chiave dello sviluppo del ponente cittadino e non solo nei prossimi anni”.

“Chiediamo – concludono i consiglieri di minoranza - che la nuova seduta sia convocata, con i membri di giunta presenti, entro dieci giorni. Possibilmente alla presenza delle parti sociali che non sono state audite nella giornata di venerdì”.

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