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Rifiuti, la Regione approva il nuovo piano di gestione

Il documento contiente le linee guida per i prossimi 6 anni, oltre a prevedere un Piano per contenere l'emergenza: tra le soluzioni, l'invio dei rifiuti in Piemonte e Toscana

Il consiglio regionale ha approvato con 22 voti favorevoli e 7 contrari il nuovo Piano di gestione dei rifiuti della Liguria, che contiene indirizzi e strategie per gestire i rifiuti urbani, i rifiuti speciali e le operazioni di bonifica nell'arco dei prossimi sei anni.

Il Piano regionale è ispirato alle indicazioni comunitarie di gestione dei rifiuti, che prevedono una diminuzione della produzione (-5% al 2016 rispetto al 2012 e un ulteriore decremento del 7% fino al 2020), l'incremento del riciclaggio attraverso sistemi più efficaci di intercettazione dei rifiuti differenziati, (con obiettivi di recupero del 50% al 2016 e del 65% al 2020), e la sostituzione delle discariche con sistemi di trattamento che consentano il recupero di materia e di energia dalla frazione residuale.

Il sistema di impianti prevede un’articolazione su poli provinciali, che dovranno comprendere impianti di trattamento anaerobico della frazione umida, per ricavare biogas da stabilizzare per ottenere compost di qualità, introducendo un sistema in grado di trattare l'umido da indifferenziato ma anche di essere agevolmente convertito al trattamento della frazione umida da differenziata.

Il Piano indica una serie di opzioni sul numero e sul tipo di impianti necessari per ogni Provincia, proponendo anche una o due ipotesi alternative (è il caso di Genova) a seconda delle diverse integrazioni fra i territori. La scelta specifica sarà il frutto di passaggi successivi con gli enti coinvolti: Province, Città metropolitana e Regione stessa.

Il Piano regionale include inoltre le disposizioni relative all'attuale periodo di emergenza, originato dalla necessità di adeguamento delle discariche alle disposizioni che impongono il pre-trattamento dei rifiuti da smaltire. A tal fine è stato incluso un Programma di emergenza per la gestione dei rifiuti in Liguria, che individua le soluzioni basate su accordi interregionali di immediata applicazione, e gli obiettivi ambientali da rispettare per una gestione dei rifiuti in piena conformità con il quadro normativo di settore.

Per le esigenze più immediate, relative al periodo compreso fra fine anno ed inizio 2015, è stata individuata, in accordo con le Regioni Piemonte e Toscana, la possibilità di destinare i rifiuti urbani genovesi a impianti di trattamento e smaltimento fuori regione, e sono indicate alcune soluzioni gestibili all'interno della Liguria, tramite l'impianto Acam di Saliceti e l'impianto di Ecosavona a Vado Ligure.

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