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Piano Casa, via libera dal governo. Ma in Regione salta il Consiglio (e scoppia la polemica)

Mentre il governatore Toti partecipava a un incontro con il sottosegretario ai Beni Culturali, che ha annunciato il ritiro del ricorso al Tar contro la legge urbanistica, in via Fieschi l'opposizione protestava per il triplo rinvio dei lavori

Polemiche questa mattina in Regione dopo che il Consiglio è stato rimandato 3 volte per la mancanza del numero legale: nella prima seduta di agosto, incentrata sulla votazione di una proposta da sottoporre al governo per un maxi investimento da 160 milioni per il rinnovo del parco ferroviario ligure, per la maggioranza erano presenti in aula soltanto gli assessori Rixi e Berrino, e nonostante i tentativi di “rintracciare” gli altri, la mattinata si è conclusa con un nulla di fatto.

A sospendere il consiglio Regionale, dopo 3 tentativi infruttuosi, è stato il presidente Francesco Bruzzone: l’assenza del governatore Giovanni Toti e dell’assessore all’Urbanistica, Marco Scajola, è stata motivata dalla necessità di partecipare a un incontro cui ha preso parte anche il sottosegretario ai Beni Culturali, Ilaria Borletti Buitoni, per la firma di un accordo con il governo per la gestione del patrimonio Unesco delle 5 Terre. 

Un appuntamento istituzionale particolarmente importante per la giunta Toti, alla luce del fatto che la Borletti Buitoni ne ha approfittato per annunciare che il governo ha intenzione di ritirare il ricorso al Tar presentato contro il Piano Casa di cui Scajola e Toti sono stati i principali ideatori e sostenitori. A margine della conferenza stampa di presentazione per il sito Unesco “Porto Venere, Cinque Terre, e Isole Palmaria, Tino e Tinetto”, il sottosegretario ha infatti spiegato che le correzioni chieste alla Regione per l’approvazione del Piano sono state apportate, dando di fatto l’ok al discusso disegno di legge: «C’è stato un confronto molto franco con la Regione Liguria – ha detto il sottosegretario – I correttivi sono stati apportati, quindi da parte nostra ci sarà un parere diverso rispetto a quanto precedentemente espresso con l’impugnazione. La nostra posizione, che è quella di porre la tutela del territorio al centro della nostra attenzione, è stata recepita dalla Regione, e direi che l’accordo trovato soddisfa il nostro lavoro e quello che la Regione voleva ottenere con il Piano Casa».

Toti si è mostrato ovviamente soddisfatto: «Le parole del sottosegretario Borletti Buitoni dimostrano che il Piano Casa non è una legge speculativa, ma che il suo obiettivo è di migliorare il patrimonio edilizio del nostro territorio. Quando l’abbiamo presentata, il governo ha fatto alcune osservazioni e noi ci siamo confrontati in proposito, e l’approvazione da parte del ministero della nostra legge lo dimostra. A noi non interessa la bagarre politica, ma solo che la nostra regione riparta dopo anni di immobilismo». 

Da parte dell’opposizione, però, il mancato raggiungimento del numero legale in consiglio Regionale ha alimentato la polemica, con il Movimento 5 Stelle che ha ironizzato sulla presenza del governatore Toti a Milano Marittima per la festa della Lega Nord, dove si è scattato alcuni selfie al fianco del leader del Carroccio, Matteo Salvini, salito in consolle nella nota discoteca Papeete: «Toti in versione deejay con gli amici leghisti a Milano Marittima. Ecco la fotografia dell'attuale centrodestra: una coalizione balneare che passa più tempo in spiaggia che sui banchi del consiglio Regionale, arrivando al punto di far addirittura mancare il numero legale. Uno scherzetto che ai cittadini liguri è costato la bellezza di 10mila euro: il costo di un consiglio Regionale perso per i sollazzi estivi di Toti e Salvini».

Proteste anche da parte del Pd e di Rete a Sinistra, che in una nota congiunta hanno fatto sapere che «la maggioranza prima ha provato ad allungare il più possibile la riunione dei capigruppo, poi ha tentato di chiamare in tutti i modi gli assenti attaccandosi ai telefoni, ma alla fine, quando è stata fatta la conta in aula, si è visto che i numeri per svolgere regolarmente i lavori non c’erano. Forse Toti, uno dei tanti assenti di oggi, è rimasto al mare a prendere il sole insieme al suo amico Salvini...».

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