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Sergio Cofferati replica al Pd: «Avete perso per colpa vostra»

L'ex segretario della Cgil risponde alle accuse di Raffaella Paita e Claudio Burlando, grande sconfitta alle Regionali del 31 maggio: «Ridicolo il tentativo di sommare i voti ottenuti da Pastorino»

«Raffaella Paita e il Pd hanno perso, se ne facciano una ragione, proprio come dice Renzi»: così Sergio Cofferati ha commentato questa mattina la disfatta del centrosinistra alle elezioni regionali dello scorso 31 maggio, e le successive critiche piovute addotto ai cosiddetti “dissidenti” del Partito Democratico che hanno appoggiato la candidatura a presidente della Regione del civatiano Luca Pastorino, sostenuto, oltre che dallo stesso Cofferati, da Sel e da Rete a Sinistra.

«Burlando ha scelto la sua candidata con due anni di anticipo, assegnandole tutte le deleghe possibili e girando tutta la regione con lei - ha detto Cofferati riferendosi a Paita - la loro è stata una campagna elettorale lunghissima e inedita, prima per le Primarie e poi per il voto. La scelta è stata quella della continuità di una giunta di cui i liguri hanno un giudizio negativo. Peccato che ora, invece di riflettere, siano alla penosa ricerca di responsabilità esterne». Nessuno di quelli che ha votato Pastorino, sottolinea Cofferati, avrebbero votato per Paita in caso di assenza di un candidato di sinistra alternativo: «Per la mia esperienza sul territorio, sono stati in moltissimi a dirmi che se non ci fosse stato Pastorino avrebbero votato il Movimento 5 Stelle, e dunque il Pd sarebbe arrivato terzo, o che addirittura non sarebbero andati a votare».

Secca anche la replica alle dichiarazioni relative al fatto che, sommando i voti ricevuti da Pastorino a quelli totalizzati dal Pd, si sarebbe potuti arrivare alla vittoria: «Il tentativo è semplicemente ridicolo. I liguri hanno visto e giudicato, e bisogna avere rispetto degli elettori che hanno fatto le loro scelte. Soltanto dire che i loro voti andrebbero sommati a un’altra lista è un’offesa”. L’unità nella sinistra, ha proseguito Cofferati, è stata «negata sin dall'inizio. La Liguria è andata al centrodestra per errori gravissimi del Partito Democratico e per le politiche della giunta Burlando. Io non ho violato alcuna regola - ha quindi sottolineato riferendosi alla questione Primarie e alla decisione di lasciare il partito - Ho avvisato sin da subito che c’era un problema di inquinamento con i voti della destra, ma non sono stato ascoltato. Non ho accetto il voto, ho chiesto una discussione, e non l’invalidazione, e mi è stata negata. Allora ho deciso di lasciare, cosa che spero sia considerata non solo possibile, ma anche legittima».

Soddisfazione, infine, per il risultato ottenuto da Pastorino, che oltre a evidenziare che «c’è uno spazio a sinistra non solo elettorale, ma politico, molto interessante», dovrebbe anche «aprire una discussione sul futuro della sinistra. La lista Pastorino è nata in pochissimo tempo, all'inizio della campagna elettorale, e in un mese e mezzo ha ottenuto un ottimo risultato. Dovrebbe essere uno spunto di riflessione non soltanto a livello locale, ma anche nazionale»

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