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Si allarga lo strappo nel Pd: in 200 firmano per «votare secondo coscienza»

Centinaia di nomi di spicco del partito ligure, tra cui anche l'assessore Montaldo e diversi presidenti di Municipio, hanno sottoscritto un documento con cui rivendicano la "libertà di scelta" alle prossime Regionali

Voteranno «secondo coscienza», i 200 membri del Partito Democratico ligure che hanno deciso di firmare un documento in cui rivendicano la “libertà di scelta” alle prossime elezioni regionali: in estrema sintesi, numerosi dirigenti e militanti del Pd ligure hanno deciso di prendere le distanze non soltanto dalle ultime scelte del partito, ma anche dalla candidata alla poltrona di governatore della Liguria, Raffaella Paita.

Una spaccatura interna che trova radici nelle Primarie dello scorso gennaio, quando i democratici si erano divisi tra i sostenitori di Paita, trionfatrice alle urne, e Sergio Cofferati, che dopo la sconfitta aveva deciso di lasciare il partito denunciando presunte irregolarità. A distanza di tre mesi, e a poco più di un mese dalle Regionali, a sottoscrivere un documento che allarga ulteriormente la frattura sono, tra gli altri, anche l’attuale vicepresidente della giunta regionale e assessore alla Sanità, Claudio Montaldo, l’ex segretario genovese Pds Ubaldo Benvenuti, i presidenti dei Municipi Valpolcevera e Medio Ponente, Jole Murruni e Giuseppe Spatola, e diversi altri nomi di spicco del partito ligure.

A scendere in campo per rispondere alle critiche è stato il segretario provinciale Alessandro Terrile, che da Facebook ha sottolineato secco che «è singolare trovare tra i firmatari chi ha condiviso anni di politica regionale senza mai un accenno di critica o distinguo», spiegando di considerare il documento «più un attacco a me, e al Pd genovese, che a Raffaella Paita. E lo trovo perfino comprensibile: in questi anni pur con fatica ho diretto il partito genovese ascoltando tutti, ma assumendomi la responsabilità di decidere, senza cercare padrini, convocare caminetti, seguire i riti stanchi delle correnti».

«Dopo le primarie, abbiamo lavorato con i nostri segretari di circolo per l’unità del partito, organizzando oltre cinquanta assemblee con Raffaella Paita, impegnandoci sul programma e sulla costruzione di una coalizione di centrosinistra. Lavoreremo ancora, ma è essenziale remare tutti nella stessa direzione», ha proseguito Terrile, che ha concluso lanciando a sua volta un appello: «Sono sicuro che la stragrande maggioranza dei nostri elettori, militanti e dirigenti, anche a seguito del percorso politico e programmatico costruito in questi mesi, voterà secondo coscienza e sceglierà di sostenere il Pd e Raffaella Paita, per assicurare la vittoria al centrosinistra, e una nuova pagina di buon governo alla nostra Regione».

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