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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

In Liguria maggioranza a rischio dopo le elezioni del Quirinale

Il gruppo consiliare della Lega ha annunciato una verifica nella maggioranza per valutare se ci siano ancora le condizioni per sostenere Giovanni Toti. Rixi e Mai accusano il partito del governatore di non aver sostenuto l'elezione di Elisabetta Casellati al Quirinale e di aver preso le distanze dalla coalizione

Nel corso della conferenza stampa del 31 gennaio 2022 il deputato ligure della Lega Edoardo Rixi ha manifestato i malumori del suo partito per quanto accaduto a Roma nelle votazioni per il nuovo Capo dello Stato. In particolare ha pesato l'assenza dei voti di Coraggio Italia, il partito del governatore Toti, per Maria Elisabetta Casellati, candidata proposta proprio dalla Lega come nome della coalizione di centrodestra per la Presidenza della Repubblica.

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Da parte sua il presidente Toti, commentando le elezioni del Quirinale, ha espresso la necessità di un ripensamento nell'asse del centrodestra, che non è stato in grado di muoversi compatto nelle trattative quirinalizie. In particolare Giovanni Toti ha sottolineato l'importanza di compattare il polo più centrista della coalizione, formato dal suo partito Coraggio Italia, ma anche da Forza Italia e Italia Viva.

Queste dichiarazioni non sono passate inosservate al gruppo della Lega in Regione, che ha chiesto anche chiarimenti sull'incontro 'segreto' tra l'attuale presidente ligure Toti e l'ex governatore Burlando, che si sarebbero visti per una cena informale per discutere del futuro del porto di Genova. Un incontro che ha lasciato 'allibiti' i consilieri leghisti della Regione, che hanno manifestato l'intenzione di avanzare un'interrogazione in merito.

Nel corso della conferenza stampa, Edoardo Rixi e Stefano Mai, hanno affermato la necessità di un'urgente verifica dell'attuale maggioranza a sostegno del presidente Toti, per quanto accaduto nel corso delle elezioni per il Quirinale ma anche per le dichiarazioni del leader di Coraggio Italia sulla fine della coalizione di centrodestra.

La Lega ha poi lamentato la distanza del governatore Toti dalle questioni liguri, testimoniata anche dalle numerose assenze in consiglio regionale. Tutto questo, secondo il gruppo consiliare della Lega, non fa presagire nulla di buono sul futuro della coalizione che sostiene il presidente della Regione.

Una situazione che potrebbe avere conseguenze sulla stabilità della maggioranza in Regione, infatti Rixi e Mai hanno constatato un crescente allontanamento del partito di Giovanni Toti dall'area di centrodestra, culminata nel mancato voto alla candidata Presidente delle Repubblica Casellati, sostenuta proprio dalla Lega e Fratelli d'Italia.

Il senatore leghista Francesco Bruzzone ha inoltre affermato che, tra le cause della rottura, c’è anche un interesse attivo di Toti nell’avere un ruolo nella politica nazionale, pur essendo presidente di Regione e detenendo già deleghe importanti come il Bilancio e la Sanità.

Bruzzone ha dichiarato:

“Negli ultimi mesi la sanità ligure è peggiorata: il presidente è sempre a Roma, mai in Consiglio. Ci sono quattro organismi che gestiscono la sanità e nessuno sa cosa fare. Per certe deleghe ci sono tecnici bravi ai quali poter affidare la gestione: vi sembra normale che 100 per cento delle risorse di una Regione siano nelle mani di una sola persona? Ed è anche leader di partito? E’ l’unico caso in Italia”.

Il deputato Edoardo Rixi non ha usato toni teneri per definire lo stato di salute della coalizione di centrodestra in Regione:

“A Roma gira voce che stia per fare un partito con Renzi e con parti del centrosinistra: dobbiamo capire.Oggi Toti chiede un posto al governo? Se i giochetti sono stati fatti per quello non fanno un grande favore né al centrodestra né alla Liguria. Dobbiamo capire quale sarà il perimetro alle prossime elezioni, per capire chi appoggiare e chi non appoggiare e se eventualmente presentare nostri candidati sindaci. Da oggi, anche in Liguria, bisognerà mettersi a ricostruire una coalizione seria di persone che se si danno la mano mantengono la parola. Chi non mantiene la parola per noi non vale nulla, i voti vanno e vengono, la parola rimane. Siamo rimasti molto delusi e ci sentiamo pugnalati alle spalle”.

La Lega, sempre con le parole di Edoardo Rixi, ha ipotizzato anche un fine anticipata del mandato di Giovanni Toti:

“Chissà che non ci sia il rischio di andare al voto nel 2023 perché Toti punterà ad andare a fare il ministro con il centrosinistra, e che Cambiamo non sia alleata con Italia viva alle Regionali".

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