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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Stop ai mezzi inquinanti, la mozione di Crucioli: "Misura iniqua, si limiti al centro città e slitti di 6 mesi"

Il consigliere comunale di Uniti per la Costituzione: "È una misura che colpisce le classi meno abbienti, chi è costretto a recarsi al lavoro con la Panda o la Vespa perché non ha possibilità di cambiare il mezzo"

L'ordinanza comunale che impone dal primo marzo un blocco pressoché totale della circolazione dei mezzi inferiori all'E2 su tutto il territorio comunale non piace a Mattia Crucioli, consigliere comunale di Uniti per la Costituzione. "È una misura iniqua - spiega Crucioli - che colpisce ancora una volta le classi meno abbienti, chi in sostanza è costretto a recarsi al lavoro con la Panda o la Vespa perché non ha la possibilità di cambiare il mezzo, e i moltissimi artigiani che utilizzano furgoni per lavorare, come sottolineato da Confartigianato in una nota diffusa alla stampa questa mattina". Per questo il consigliere presenterà a Tursi una mozione chiedendo di ridurre al solo centro cittadino la zona interessata dal divieto e una proroga di almeno sei mesi per l'entrata in vigore del provvedimento. 

Si parla di oltre quindicimila veicoli che sarebbero interdetti dal divieto: "Utilizzando per l'ennesima volta la 'salute pubblica' come motivazione - continua Crucioli - si andrà a comprimere la libertà di spostamento di lavoratori, cittadini che vivono in quartieri senza servizi essenziali territoriali, e in generale persone per le quali cambiare un veicolo e soprattutto mantenerlo può rappresentare la differenza tra arrivare a fine mese o indebitarsi. Di fatto la misura non servirà a ridurre significativamente l'inquinamento, poiché non è previsto un limite al traffico in sé, ad esempio con pedonalizzazioni o targhe alterne, ma semplicemente si infierisce sui mezzi privati di una specifica fetta di popolazione, quella economicamente più fragile, già duramente impattata dai rincari energetici e di tutti i beni primari". 

La mozione di Uniti per la Costituzione ha un duplice obiettivo: chiederà sia di ridurre al solo centro cittadino la zona interessata dal divieto di circolazione "e non interdire tutto il territorio comunale, che significherebbe per molte  delegazioni mal servite da mezzi pubblici gravi disagi negli spostamenti", che di prorogare di almeno sei mesi l'entrata in vigore del provvedimento. "Infatti, anche per chi ha la possibilità di cambiare mezzo, vi sono tempi tecnici di attesa dovuti alla crisi bellica che come è noto sta provocando penuria di materie prime e ritardi nella produzione" conclude il consigliere.

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