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Ordinanza anti smog, Crucioli: "Classista. Colpisce i meno abbienti con Panda o Vespa"

L'attacco alla giunta Bucci del consigliere comunale di Uniti per la Costituzione sull'ordinanza che entrerà in vigore a marzo 2023 con nuove limitazioni al traffico privato e commerciale

Mattia Crucioli, consigliere comunale di 'Uniti per la Costituzione', si scaglia contro la giunta comunale attaccando l'ordinanza anti smog varata nei giorni scorsi. Prevede nuove limitazioni al traffico privato e commerciale su tutto il territorio comunale di Genova a partire dal primo marzo 2023 (a questo link tutti i dettagli) e sono previsti anche aiuti e incentivi per chi vuole rottamare il proprio veicolo inquinante. Il provvedimento recepisce le indicazioni del Ministero della Salute per quanto riguarda la qualità dell'aria.

Nuova ordinanza anti-smog: quali mezzi non potranno più circolare e in quali orari

Secondo Crucioli si tratta di "un'ordinanza classista" perché colpisce le fasce di popolazione più deboli, quelle che non possono permettersi auto o scooter più nuovi: "Impone un blocco pressoché totale della circolazione dei mezzi inferiori all'E2 su tutto il territorio comunale. Quello che non si dice è che questa misura, preceduta dall'ormai immancabile 'motivazione sanitaria', andrà a colpire ancora una volta le classi meno abbienti - sostiene il consigliere comunale di 'Uniti per la Costituzione' - chi in sostanza è costretto a recarsi al lavoro con la Panda o la Vespa, perché non ha altra possibilità. Sì, perché per i collezionisti, chi cioè ha risorse tali da permettersi il lusso di collezionare veicoli d'epoca, l'accesso sarà consentito, in quanto è previsto dall'ordinanza per i mezzi registrati Asi". 

"L'ordinanza - prosegue Crucioli - ricalca pedissequamente i vecchi intenti della giunta Doria, reca una serie di dati individuando nel traffico cittadino 'una delle sorgenti emissive che concorrono al superamento dei limiti inquinanti', ma di fatto non dispone un limite al traffico in sé, ad esempio con pedonalizzazioni o targhe alterne, ma infierisce sui mezzi privati di una specifica fetta di popolazione, quella economicamente più fragile, già duramente impattata dai rincari energetici e di tutti i beni primari, senza neanche quantificare quanti genovesi saranno direttamente colpiti".

Il consigliere comunale poi conclude: "Prende forma un modello di città in cui, mentre verranno stipate sostanze chimiche sotto le case di Sampierdarena ed erette funivie sopra ai condomini dei quartieri collinari, sarà impedito agli stessi abitanti di circolare liberamente coi propri mezzi e questo in virtù dei 'superiori interessi di salute pubblica': per quanto riguarda l'inquinamento prodotto da insediamenti produttivi, porto, arterie autostradali e aeroporto, altrettanto responsabili della pessima qualità dell'aria, l'amministrazione si limita a dichiarare di non avere competenza in materia. L'ipocrisia di questa manovra è evidente: per permettere ai colossi di industria, trasporti e logistica di continuare indisturbati le loro attività, si sceglie di comprimere le libertà di quei cittadini già sottomessi a lavori mal pagati, che vivono in quartieri senza servizi essenziali territoriali e per i quali cambiare un veicolo e soprattutto mantenerlo può rappresentare la differenza tra arrivare a fine mese o indebitarsi. Questa è purtroppo la medesima visione 'green' di una certa sinistra che traduce le giuste preoccupazioni per l'ambiente in una politica "di classe", che tutela i ricchi e  danneggia i più poveri".

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