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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Crescono i neonati ma calano i residenti, scintille tra il Pd e Bucci

Secondo il sindaco si tratta di un dato positivo ma il Partito Democratico contesta l'entusiasmo e le politiche giovanili portate avanti negli ultimi anni

Crescono i nuovi nati a Genova (+119 nel 2022), ma continua il calo dei residenti (-501). La fotografia arriva dai dati diffusi dal sindaco Marco Bucci durante il convegno su 'Natalità e sviluppo economico', organizzato dalla Fondazione Carige, assieme alla Camera di commercio e al Comune. 

I nuovi nati nel 2022 sono stati 3.331 contro i 3.212 del 2021, una crescita di 119 unità che non si tramuta però in un aumento dei residenti che a fine 2021 erano 564.981 e a fine 2022 sono 564.480, 501 in meno. Secondo il sindaco di Genova si tratta comunque di un dato positivo: "Negli altri anni il calo era di 4-5.000 persone: nel 2022, c'è stato un appiattimento di questo calo. Inoltre, a fine febbraio 2023, i residenti sono 564.658, quasi 200 persone in più da inizio anno: la curva si sta rialzando". Positivo anche il saldo tra immigrati ed emigrati: "Nel 2022 abbiamo 9.109 ingressi contro 7.734 uscite. Circa 2.000 persone in più che arrivano, che è un dato costante negli ultimi anni, salvo il 2020, ma c'era la pandemia". Bucci ha sottolineato che si tratta di dati raccolti con il metodo tradizionale delle persone registrate dall'anagrafe e non attraverso il monitoraggio delle celle telefoniche, modalità caldeggiata da tempo dal primo cittadino genovese, ma anche foriera di polemiche in passato.

Diversa l'analisi che arriva invece dagli esponenti del Partito Democratico genovese: "L’anno 2022 registra un lieve miglioramento del numero di nati rispetto a quello precedente. Il dato è senz’altro positivo, ma stupisce l’entusiasmo del sindaco Bucci nel commentare la notizia. Se di qualcosa si può essere certi, infatti, è che tale aumento avviene nonostante la drammatica ed eclatante mancanza di politiche giovanili e di interventi a reale sostegno delle famiglie, non certo per meriti dell’attuale amministrazione".

"Molti - sostiengono gli esponenti Dem - sono i fronti su cui sarebbe necessario che l’amministrazione comunale lavorasse per rendere Genova una città veramente a misura di famiglie e un posto in grado di trattenere i giovani che forma e attrarne di nuovi. Tristemente, nessuno di questi è stato oggetto di grandi sforzi da parte della Giunta Bucci nei passati sei anni di governo.  Chiunque si confronti con le famiglie sul territorio genovese sa bene che servirebbero molti posti in più negli asili nido, ma da parte del Comune su questo tema si riscontra una 'totale mancanza di progettazione dell’offerta formativa che tenga conto dei dati della natalità e della distribuzione dei bambini sul territorio', come denunciato dalle organizzazioni sindacali. Allo stesso tempo, manca un investimento sulla stabilizzazione degli insegnanti: non più di un mese fa cinquanta precari hanno dovuto portare le proprie istanze a Tursi per poter vedere i propri contrattati rinnovati fino a giugno". 

"Allo stesso modo - conclude la nota del Pd - in questi anni il Comune non ha messo in pratica alcuna politica per dare opportunità di formazione, professionali e culturali efficaci ai giovani. Per chi non emigra altrove e decide di rimanere, l’offerta prevede stage mal pagati, nessuno spazio di aggregazione sociale, lavori precari e proposte istituzionali di “lavoro” a titolo volontario. Tutto questo in un contesto nazionale in cui il 70% della gare d’appalto relative al Pnrr cancella le quote destinate a giovani e donne".

"Il lavoro da fare per rendere Genova una città veramente in grado di crescere nuove generazioni e attrarre nuovi residenti è grande - dichiara Simone D’Angelo, segretario e capogruppo a Tursi. Servono reali politiche di sostegno alle famiglie, a partire dall’offerta educativa nella fascia 0-6 anni, servono investimenti nell’edilizia scolastica e piani contro la dispersione. Servono politiche del lavoro in grado di dare un’occupazione stabile e con una retribuzione dignitosa ai giovani e alle donne (doppiamente colpite dalla precarietà). Serve un progetto di città che inverta la tendenza consolidata alla privatizzazione e restituisca spazi di qualità per l’aggregazione sociale alla cittadinanza. Ad ora - conclude - le uniche soluzioni offerte dal sindaco Bucci sono state una vecchia critica all'Istat per le rilevazioni sugli abitanti residenti e numerose offerte di lavoro volontario al Museo del Mare e all'Ocean Race".

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