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Politica Sestri Ponente

Municipio Medio Ponente, il primo consiglio dell'era Pozzi: "Priorità a lavoro, sicurezza, inclusione"

I componenti della giunta, i primi temi che la neo presidente Pozzi intende affrontare e il commento dell'opposizione

È iniziata ufficialmente l'era del centrodestra alla guida del municipio Medio Ponente: nel corso della seduta del primo consiglio municipale, il 25 luglio, la presidente Cristina Pozzi ha varato la nuova giunta e presentato le principali linee programmatiche sulle quali intende muoversi la sua amministrazione.

I componenti della giunta sono:

  • Maurizio Amorfini, vicepresidente e assessore a: viabilità; città accessibile e barriere architettoniche; sicurezza e videosorveglianza; gestione rifiuti e sviluppo della raccolta differenziata. 
  • Enrico Valli, assessore a interventi manutentivi, arredo e decoro urbano;  sviluppo e manutenzione del verde pubblico; orti urbani; associazionismo e cittadinanza attiva.
  • Teresa Lapolla, assessore a: affari istituzionali; verifica attuazione decentramento e pari opportunità; servizi sociali e servizi alla persona; cultura; scuola e politiche giovanili.

Per quanto riguarda il programma, Pozzi ha fatto sapere di avere alcune priorità: "I temi su cui lavorare subito - spiega la neo eletta presidente a GenovaToday - sono il lavoro, per quanto può fare il Municipio, per cui dobbiamo agevolare ogni progetto finalizzato alla realizzazione di nuove opportunità lavorative e favorire, e poi la sicurezza e le politiche di inclusione, il decoro urbano per migliorare la qualità della vita, la cultura e le politiche giovanili per creare un ambiente vivo che sia anche polo di attrazione sociale e infine decentramento e partecipazione favorendo il coinvolgimento di cittadini e associazioni".

Ci sono conseguenti azioni che il municipio intende favorire: "Penso alle aree dismesse - dice Pozzi - bisogna accelerarne il recupero, oppure sostenere le attività commerciali e incentivare più eventi culturali sul territorio per valorizzarlo e per sviluppare una nuova identità di un municipio da sempre considerato solo come bacino industriale. Poi garantire la sicurezza con un forte incremento dell'uso di telecamere e un aumento delle risorse della polizia locale. Tra i temi che vogliamo portare avanti, anche l'agevolazione del percorso di passaggio alla nuova mobilità elettrica con particolare attenzione alle zone collinari: l'obiettivo è la gratuità del trasporto pubblico con priorità nei confronti delle fasce più anziane residenti nei quartieri collinari. Sono tutte cose che i cittadini ci hanno chiesto in campagna elettorale, soprattutto una particolare attenzione alla sicurezza e al lavoro".

Per ultimo, ci sono i progetti già iniziati su cui vigilare: "Occorre seguire i lavori nell'ambito della riqualificazione di Cornigliano, il rifacimento di piazza Massena, di piazza Rizzollo, di via Dufour, dell'ex mercato comunale di Cornigliano, poi presenteremo proposte di riconversione delle aree dismesse a seguito del ribaltamento a mare di Fincantieri e collaboreremo con il Comune in merito ai vari cantieri che verranno aperti in futuro. Questa è stata solo la prima seduta del consiglio, abbiamo già avuto alcune contestazioni da parte dell'opposizione ma i temi sollevati dai consiglieri saranno affrontati strada facendo" conclude Pozzi.

Bernini all'attacco: "Incongruenze nel programma della giunta"

Subito all'attacco, durante la prima seduta di consiglio, l'ex 'competitor' Stefano Bernini, già presidente del municipio e vicesindaco di Genova, ora sui banchi dell'opposizione: "Le criticità emerse sono molteplici ed entreremo nel merito dopo la pausa estiva - riferisce a GenovaToday -. Ci sono incongruenze evidenti nel programma presentato dalla maggioranza in Municipio, tra le dichiarazioni e quello che sta succedendo davvero. Penso a Fincantieri e a un progetto che non lascia niente alla città: andrebbe completamente rivisto per quanto riguarda la parte a monte del nuovo bacino. Poi ho notato un atteggiamento che il territorio non merita: mi riferisco all’episodio dell'incendio sul monte Timone. Lì c'è un acquedotto consortile costruito dagli stessi abitanti che ne usufruiscono, fatto con tubi posizionati sul terreno bruciato e danneggiati. Li hanno messi a posto i residenti ma con 'tapulli', c'è la necessità di un intervento più strutturato. Il Municipio non ha avuto un atteggiamento costruttivo e si è fatto scudo con la burocrazia. La gente in zona è da anni che chiede di avere l'acquedotto Iren, invece per il Municipio non c'è un problema di emergenza idrica, l'acqua arriva ma è appunto un ‘tapullo’, non è la soluzione per chi chiede da tempo di avere un acquedotto pubblico. È una piccola cosa, ce ne sono altre come il progetto di un nuovo supermercato a pochi metri dal centro integrato di via, mentre si dice che si vorrebbe tutelare il piccolo commercio. C’è la questione sicurezza perché ci sono state una serie di spaccate nei negozi, ma l'aumento delle telecamere proposto non serve a nulla se poi com'è già successo i malviventi scappano e nessuno vede chi è. I cittadini chiedono più forze di polizia sul territorio per disincentivare i reati, non telecamere. Insomma sarà dura fare un’opposizione che non sia urlata: torneremo, com'è giusto che sia, a parlare con la gente".

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