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Decreto Genova, via libera dal governo

Il commissario per la ricostruzione verrà nominato in seguito con un decreto del presidente del Consiglio

Il Consiglio dei ministri, riunito a Palazzo Chigi nel pomeriggio, ha approvato il decreto legge emergenze. Il testo contiene anche le misure per Genova, oltre a quelle per Ischia e il Centro Italia. Nel dl emergenze «abbiamo riservato a Genova particolare attenzione - ha detto il premier Giuseppe Conte -. Domani torniamo a Genova a un mese dal crollo del ponte Morandi e non andremo a mani vuote». Il commissario per la ricostruzione verrà nominato in seguito con un decreto del presidente del Consiglio.

In giornata si era fatta largo l'ipotesi di un rinvio del testo, ma alla fine il governo è riuscito a tenere fede agli impegni e dare il via libera al decreto prima della giornata in ricordo dele vittime del crollo. Nella notte c'era stata una telefonata fra il premier Conte e il presidente della Regione e commissario per l'emergenza, Giovanni Toti.

Sfollati, assessori Scajola e Piciocchi: 15 i nuclei familiari che non hanno ancora preso una decisione

«Ad oggi sono 243 i nuclei familiari sfollati dopo il crollo di ponte Morandi, che hanno aderito alle proposte di Comune e Regione di ottenere una casa di proprietà pubblica o di beneficiare del contributo per l'autonoma collocazione. Restano dunque solo 15 i nuclei che non hanno ancora preso una decisione e per i quali siamo a disposizione». Lo dicono gli assessori all'Edilizia di Regione Liguria e Comune di Genova Marco Scajola e Pietro Piciocchi, per fare il punto sulla situazione degli alloggi.

«Sul totale delle 258 famiglie sfollate, 141 nuclei hanno scelto per l'autonoma sistemazione e pertanto riceveranno un contributo che potrà arrivare fino a 900 euro in base alla composizione del nucleo familiare, e 102 nuclei invece hanno optato per un alloggio pubblico - ribadiscono gli assessori -. Alcuni di questi alloggi, a seguito delle scelte fatte dai cittadini, sono in corso di ristrutturazione e contiamo di poterli consegnare entro la fine di settembre».

14 settembre, giornata del ricordo a un mese dal crollo

La giornata si dividerà in due momenti: alle 11.36 la città si fermerà per un minuto di silenzio per ricordare le vittime del crollo del Ponte Morandi. Durante quel minuto suoneranno le campane della Diocesi e le sirene delle navi in porto, i cittadini sono inviati a osservare il minuto di silenzio sul luogo di lavoro oppure scendendo in strada ove possibile. 

Alle 17.30 in piazza De Ferrari genovesi e non si riuniranno per un altro momento di raccoglimento. In piazza saranno presenti i volontari, i vigili del fuoco e tutti coloro che dal 14 agosto si sono adoperati per mitigare le sofferenze della città. Inoltre ci saranno anche le testimonianze di coloro che soffrono di questa situazione, che hanno dovuto abbandonare le loro case. Molti artisti da Tullio Solenghi a Luca Bizzarri, ma anche il Carlo Felice con la sua musica, daranno il loro contributo. Atteso in piazza De Ferrari anche il premier Giuseppe Conte.

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