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Minori non accompagnati, Tursi vota per limitare gli arrivi e boccia lo Ius Scholae

Approvato dalla maggioranza in Comune l'ordine del giorno fuori sacco proposto dalla Lega e respinto quello della minoranza per aprire alla cittadinanza ai minori stranieri

I minori stranieri entrano in Aula Rossa con due mozioni fuori sacco del consiglio comunale del 19 luglio. 

Il primo presentato dalla Lega, e approvato dalla maggioranza, impegna il sindaco a limitare l'arrivo dei minori a Genova. "Si è ormai raggiunto a inizio luglio la stessa quota di nuovi arrivi dell’intero anno scorso - si legge nel testo - Le coperture economiche non bastano a far fronte all’accoglienza di gruppi di minori spesso refrattario a qualsiasi tipo di integrazione come dimostrato dei frequenti episodi di violenza".

I proponenti impegnano dunque sindaco e Giunta "a richiedere un immediato intervento del ministro dell’Interno e del prefetto di Genova affinché pongano in essere tutte le azioni necessarie per limitare l’arrivo di questi minori e per migliorare la collocazione di quelli già presenti nel territorio comunale all’interno delle strutture affidatarie e richiedere maggiori controlli alle autorità competenti circa le strutture ospitanti al fine di effettuare le opportune verifiche anche di concerto con i municipi circa le attività che vengono fatte svolgere minori all’interno delle strutture riceventi".

L’ordine del giorno è passato con 22 voti favorevoli e 12 contrari. Un astenuto.

Sull'emergenza minori non accompagnati è intervenuta anche la minoranza con un ordine del giorno, sempre fuori sacco, sullo Ius Scholae presentato dai capigruppo. Simone D’Angelo del Pd, Ariel Dello Strologo per Genova Civica, Filippo Bruzzone per Europa Verde con Sansa - Linea condivisa. Nel testo si chiede di integrare gli stranieri nel tessuto cittadino e come appiglio riportano la dichiarazione del coordinatore della lista Genova Domani riportata alla stampa locale lo scorso  25 maggio 2022 in cui si chiede di concedere la cittadinanza onoraria con la regola dello Ius Scholae ai figli di immigrati che compiono un ciclo di studi a Genova.

"Considerato che è in discussione in Parlamento le legge che darebbe la cittadinanza italiana ai minori di origine straniera in Italia o arrivati primi prima di aver compiuto 12 anni, dopo il completamento di cinque anni di studio nelle scuole del nostro Paese, si impegna il Sindaco e la giunta ad attivarsi istituendo un tavolo con Anci al fine di poter redigere un documento che condivide i contenuti dello Ius Scholae e e dimostrare che Genova è una città solidale e accogliente che apre la cittadinanza ai minori stranieri aiutando così l’iter in parlamento per la nuova legge sullo Ius Scholae".

La proposta è stata bocciata con 22 no della maggioranza e 13 sì della minoranza.

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